Crisi del gran, firmato a Istanbul l’accordo tra Russia e Ucraina
«E’ giunto il momento di ragionare su come aumentare la produzione di grano, un giusto obiettivo che va perseguito con il miglioramento delle tecniche, il recupero dei terreni rimasti incolti paludosi e abbandonati a loro stessi per colpa delle normative europee sugli aiuti comunitari, con lo stimolo alla libera iniziativa, e attivare tutti gli strumenti finanziari e normativi per un grande sforzo di modernizzazione dell’agricoltura della Nazione e il raggiungimento dell’obiettivo di raggiungere l’autosufficienza nel fabbisogno di frumento». Così il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo aps, Rosario LOPA, a margine della notizia dell’accordo Ucraina-Russia su sblocco export del grano.
«Nuovi e validi decreti con l’obiettivo di incrementare il rendimento medio per ettaro per aumentare la superficie coltivata a grano, attraverso anche la selezioni di sementi migliori, l’uso intensivo di concimi, agevolazioni fiscali per il petrolio destinato a uso agricolo, il miglioramento del credito agrario, oltre all’istituzione di nuovi incentivi per i produttori più efficienti».
«La modernizzazione del settore deve presuppore un’ulteriore e grande sforzo per la nostra agricoltura e il raggiungimento dell’obiettivo di raggiungere un minimo di autosufficienza nel fabbisogno di frumento. L’obiettivo dell’autosufficienza granaria deve essere visto, da tutti gli attori della filiera, come fattore di prestigio e dimostrazione dell’indipendenza della nazione di fronte alla crisi, dovuta sia a motivi economici, sia a possibili cause belliche ad est e soprattutto dalla crisi Sanitaria da Pandemia», conclude.