Le ricerche vanno avanti per recuperare quanti più elementi possibili per le indagini
Il bilancio di 11 morti del crollo della Marmolada è definitivo. Tra vittime accertate fin dalle prime ore e lista dei reclamati, l’elenco degli alpinisti travolti dalla valanga nelle mani degli investigatori si è tragicamente completato. E un input fondamentale al riconoscimento è arrivato dai laboratori del Ris di Parma. Le ricerche però vanno avanti per recuperare quanti più elementi possibili possano aiutare nelle indagini o riconsegnati alle famiglie che non potranno più riabbracciare i propri cari.
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Con il Dna è stato dunque possibile identificare tutte le 11 vittime. Alle sei vittime identificate subito – tre veneti (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), una donna trentina (Liliana Bertoldi) e due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda) – ora si aggiungono all’elenco delle persone reclamate i coniugi Davide Miotti ed Erica Campagnaro, i fidanzati Manuela Piran e Gianmarco Gallina, e il 22enne Nicolò Zavatta. Quest’ultimo, la più giovane delle vittime, è stato riconosciuto comparando i resti recuperati dai soccorritori con il Dna salivare della madre. Confronti che hanno restituito nel laboratorio del Ris di Parma il ‘match’ che ha fornito la certezza scientifica sull’identità di Nicolò che sognava una vita tra quelle vette.
«Abbiamo identificato tutte le vittime e assegnato le porzioni cadaveriche: anche il soggetto che mancava all’appello dei familiari è stato identificato e abbiamo chiuso il cerchio in modo molto rapido» sul numero delle vittima della valanga della Marmolada, spiega il comandante del Ris di Parma, Giampietro Lago. «Le salme saranno riconsegnate solo a ricerche concluse», ha aggiunto Lago.
L’inchiesta della procura di Trento
Non si cercano più altre vittime, ma le ricerche non si fermano per rispondere alle domande dell’inchiesta della procura di Trento aperta per disastro colposo e restituire quanto più possibile alle famiglie che piangono i loro cari.
«Oggi le ricerche sono continuate con le modalità di ieri con soccorritori via terra che hanno trovato materiale tecnico e organico. Ora continuano con i droni e questo accadrà anche domani con tre squadre su tre zone diverse, non più una squadra, fino a quando condizioni delle temperature sul ghiacciaio lo permettono» spiega Maurizio Fugatti presidente della Provincia autonoma di Trento in merito alla valanga della Marmolada. Ricerche che proseguiranno fino a quando non arriverà lo stop da parte delle autorità preposte.
Oggi, intanto, i tutti i Comuni della Val di Fassa si stringeranno alle famiglie di chi non può più riabbracciare i propri cari. «Ringrazio le amministrazioni e le comunità locali per la vicinanza e la sensibilità che ci hanno dimostrato in questi giorni» le parole del sindaco di Canazei Giovanni Bernard. Alle ore 18 è previsto un minuto di silenzio e raccoglimento per ricordare le vittime della Marmolada, in concomitanza con l’inizio della messa che sarà officiata nella chiesa parrocchiale dall’arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi e dal vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol. Tra le 18 e le 18.10 anche gli esercizi commerciali, le imprese e le attività artigianali abbasseranno le serrande in segno di lutto.