Sanità, Severino a De Luca: «Chiarezza sui nodi che mettono a rischio l’attività delle imprese»

di Redazione

L’allarme del presidente della sezione Sanità di Unione Industriali Napoli

«Ci appelliamo al Governatore De Luca perché intervenga per fare chiarezza sui nodi che mettono a rischio l’attività delle imprese private della sanità». A dichiararlo è Giovanni Severino, Presidente della Sezione Sanità di Unione Industriali Napoli nonché Delegato alla Sanità di Confindustria Campania.

«Le imprese dell’assistenza riabilitativa, sociosanitaria e fisiokinesiterapica sono vittime di un ‘ribaltone’ normativo. Un decreto dirigenziale del 2020, per evitare la cessazione dell’attività e la messa in Cig dei lavoratori in periodo di lockdown, stabilì che le imprese private venissero pagate in base ai loro tetti di spesa, a prescindere dalle prestazioni erogate. Successivamente il contributo regionale è stato revocato, senza considerare che il mancato ricorso alla cig aveva comportato per le imprese la regolare corresponsione degli stipendi. Chiedere oggi di restituire gli importi, in denaro o con prestazioni gratuite, è palesemente illogico, ma soprattutto mette in gravi difficoltà economiche e finanziarie le imprese».

Pubblicità

Ma le criticità per il settore privato si estendono anche alla specialistica ambulatoriale. «Qui basta un po’ di buonsenso politico, e in tal senso l’intervento del Governatore sarà determinante. La rigorosa definizione di tetti di spesa mensili, senza alcuna sia pur minima flessibilità almeno per pazienti particolari come quelli oncologici, sta determinando carenze nell’assistenza ai pazienti, evitabili agevolmente senza ulteriori oneri per la Regione».

Il Presidente Severino chiede al Governatore De Luca di porre fine anche a un caso di incertezza applicativa in tema di fascicolo sanitario elettronico: «mentre per i centri diagnostici e le case di cura private accreditate non vi sono dubbi sull’obbligo di comunicare i dati delle prestazioni fornite, sul fronte della riabilitazione ogni Asl ha una propria chiave di lettura della norma. Le imprese sono così costantemente a rischio di errore. Chiediamo solo di aver un unico codice di comportamento!».

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il Presidente della Sezione Sanità dell’Unione Industriali rinnova quindi l’appello al Presidente della Regione: «Ci siamo confrontati più volte con l’Assessore al Bilancio Cinque, ma su alcuni nodi non abbiamo avuto risposte. Evidentemente è indispensabile che siano sciolti dal Governatore, che ha la delega alla Sanità. Senza il suo intervento, tante imprese private della sanità saranno a rischio, così come il loro personale qualificato. Ma, ancor di più, c’è il pericolo di violare di fatto il diritto alla salute di migliaia di cittadini napoletani e campani».

Setaro

Altri servizi

Il blitz del 7 dicembre 2004: quando la notte calò sui boss della faida

La maxiretata arrivò il giorno dopo la morte di Dario Scherillo, un’altra vittima innocente della guerra tra Di Lauro e scissionisti dopo Gelsomina Verde Le...

Regionali in Campania, Cirielli: «Pronto a candidarmi, amo la mia Regione»

Il viceministro: «Le valutazioni vengono fatte dalla coalizione» «Io ho dato la disponibilità che mi è stata chiesta dal coordinatore regionale Iannone, ed è giusto...

Ultime notizie