Per l’onorevole «non è tollerabile un risanamento che parta dal taglio dell’occupazione in maniera del tutto indiscriminata»
«Il Monte dei Paschi di Siena, nella presentazione del nuovo piano industriale, ha comunicato un aumento del capitale da 2,5 miliardi e 4 mila uscite che comporteranno la chiusura di circa 150 filiali. Per la più antica banca del mondo non è tollerabile un risanamento che parta dal taglio dell’occupazione in maniera del tutto indiscriminata». Lo dichiara, in una nota, il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata, componente della commissione Attività Produttive della Camera.
«Chi ha l’arduo compito di traghettare verso nuove sponde il futuro di MPS – continua -, deve impegnarsi per tutelare anche quanti hanno prestato la propria opera al suo interno in un territorio già di per sé mortificato da una certa politica di sinistra che lo ha letteralmente saccheggiato. Il nuovo piano industriale deve essere di rilancio, di prospettiva e di garanzia sul risanamento e ricapitalizzazione, oltre che del mantenimento del marchio senza inutili svendite».
«La presentazione del piano ai mercati è sicuramente un segnale positivo ma si può e si deve fare di più per mettere al riparo lavoratori e correntisti, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali», conclude.
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