Investe cinghiale e finisce contro muro, muore 17enne

di Redazione

In gravi condizioni anche l’amico che era con lui

Guidava l’auto senza avere preso la patente e senza il consenso dei genitori il 17enne, avrebbe compiuto 18 anni ad agosto, morto la scorsa notte in seguito ad un incidente stradale avvenuto lungo la Provinciale che collega Pietramelara a Baia e Latina, nel Casertano.

L’adolescente era in compagnia di un coetaneo 17enne che invece è tuttora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Caserta (entrambi di Baia e Latina). Secondo quanto accertato dai carabinieri intervenuti sul posto, il 17enne alla guida della Ford Fiesta dei genitori ha centrato un cinghiale sbucato improvvisamente sulla sede stradale – l’animale è morto – perdendo il controllo della vettura che è finita fuori strada contro un muro, probabilmente ad alta velocità.

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Il 17enne al volante è stato estratto dalle lamiere ma è morto poco dopo per le gravi ferite riportate, mentre l’amico, anch’egli estratto dall’abitacolo, è stato condotto in ospedale in gravi condizioni.

Oggi potrebbe arrivare la sentenza in Corte d’Assise

«Willy non l’ho toccato nemmeno con un dito. Io non sarei stato in grado, nemmeno se lo avessi voluto, di fare quello di cui mi si accusa». E’ quanto affermato nel corso di dichiarazioni spontanee davanti alla Corte d’Assise di Frosinone da Gabriele Bianchi, uno dei quattro accusati dell’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il giovane massacrato di botte a Colleferro nel settembre del 2020. Per Bianchi e suo fratello Marco la procura di Velletri ha sollecitato l’ergastolo.

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Il giovane di Artena ha poi aggiunto che «Willy merita giustizia come la merita la sua famiglia. Vorrei poter tornare a quella maledetta notte e cambiare tutto. Io sogno ancora di tornare dalla mia famiglia e crescere mio figlio». Per gli altri imputati Francesco Belleggia e Mario Pincarelli la Procura ha sollecitato una condanna a 24 anni. La sentenza potrebbe arrivare oggi. Ieri sono iniziate le arringhe e erano presenti i due fratelli Bianchi. Gabriele e Marco che si sono abbracciati lungamente prima di separarsi. Accanto ai due fratelli Mario Pincarelli, anche lui accusato dell’omicidio di Willy.

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