Lo scambio avveniva all’interno dell’Ufficio Giudiziario ma anche a casa degli indagati
I cancellieri e gli operatori giudiziari del Giudice di Pace di Sant’Anastasia (Napoli) erano soliti garantire l’affidamento incarichi di consulente tecnico d’ufficio a medici, geometri e periti assicurativi compiacenti, dietro ricompensa di denaro contante e utilità varie come visite mediche gratuite e tamponi Covid, buoni carburante, lavori di ristrutturazione, generi alimentari vari.
E’ emerso nell’ambito dell’indagine sulle presunte mazzette pagate da professionisti per accaparrarsi gli incarichi presso il Giudice di Pace del comune vesuviano. Oggi finanzieri e carabinieri hanno notificato 15 misure cautelari nell’ambito di una attività investigativa, coordinata dall’ufficio inquirente di Nola guidato dal facente funzioni di procuratore Arturo De Stefano. Lo scambio, sempre secondo le indagini, avveniva all’interno dell’Ufficio Giudiziario ma anche a casa degli impiegati indagati.
«Il sistema così realizzato, – scrive il facente funzioni di procuratore Arturo De Stefano – impenetrabile ai professionisti non conosciuti dai dipendenti pubblici in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Sant’Anastasia, avrebbe consentito ai consulenti infedeli dì eseguire prestazioni pagate con denaro pubblico».
Potrebbe interessarti anche:
- Cave, scempio nel Parco del Partenio: 4 senatori interrogano Franceschini
- Inchiesta Cira, cade l’aggravante mafiosa: Sergio Orsi ai domiciliari fuori regione
- Ucraina, evacuati 260 soldati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol
- Corte dei Conti «boccia» i bilanci dell’ASL Napoli 1 e segnala criticità e irregolarità
- Napoli, minorenni accoltellati a Marechiaro: arrestato un 16enne per tentato omicidio