L’ex presidente del Consiglio: «Vogliamo dare un segnale»
«Noi siamo qui per stare con la parte sana della comunità che ha bisogno di un segnale forte». Ha aperto così il suo incontro con i giornalisti presenti a Torre Annunziata (Napoli), il leader M5S Giuseppe Conte, tornato in provincia di Napoli per partecipare ad una manifestazione politca organizzata nella città di recente interessata da un provvedimento di scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni camorristiche.
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«Vogliamo dare un segnale – ha proseguito l’ex premier – alle mamme che non vogliono abbandonare i figli alla camorra, ai ragazzi che vogliono restare sul territorio in una comunità sana, con tutti gli imprenditori che non vogliono sottostare ai condizionamenti della criminalità».
Il progetto politico nei territori campani
Sono tre le direttrici individuate dal Movimento 5 Stelle per costruire il progetto politico nei territori campani, specie in quelli interessati da episodi di infiltrazioni malavitose: «In primis – ha spiegato – un patto per la legalità: è la premessa indispensabile, senza il quale non andiamo da nessuna parte. Poi il patto contro la povertà educativa: servono fondi contro la dispersione scolastica, per avere un ‘esercito’ di assistenti sociali. Infine il patto per il lavoro: se non si offre lavoro e non si lavora per le politiche giovanili, non riusciamo a fornire sviluppo concreto basato sulla legalità ai giovani».
Il saluto a Tania Sorrentino e Maria Rossi
Nell’incontro ha voluto salutare Tania Sorrentino e Maria Rossi, le vedove di due vittime innocenti della criminalità, la prima moglie di Maurizio Cerrato, ammazzato per avere difeso la figlia che aveva parcheggiato la sua auto in un posto occupato sulla pubblica strada da una sedia, la seconda consorte di Antonio Morione, il pescivendolo di Boscoreale accoltellato a morte il 23 dicembre per avere reagito ad un tentativo di rapina della sua attività.
«Vi ringrazio – ha detto Conte – per la vostra presenza, nonostante il dolore che avete patito. Ho letto dichiarazioni circa la volontà di abbandonare questa terra, ma la vostra presenza qui ci dà una speranza per lavorare insieme per rilanciare di questo territorio».
Conte a Torre Annunziata: «Raccogliere la penna di Giancarlo Siani»
«Giancarlo Siani è un cittadino onorario di Torre Annunziata. Sfidando i silenzi e l’indifferenza, con la sua penna ha raccontato la triste cronaca degli affari della camorra». Nel suo intervento ha parlato anche del giornalista de Il Mattino ucciso dalla criminalità organizzata.
L’ha fatto prima di andare a visitare a Villa Parnaso la panchina sulla libertà di stampa, sistemata lì su iniziativa dell’ordine dei giornalisti proprio per ricordare Siani: «Quella penna – ha aggiunto l’ex premier, intervenuto ad una manifestazione politica promossa dal M5S – è caduta proprio per questa ragione. Quella penna noi la dobbiamo raccogliere, stringere insieme, per scrivere una nuova storia tutti insieme per Torre Annunziata».