Ci sono fascicoli in attesa da quasi 40 anni
Il Comune di Giugliano prova a dare una svolta sulle richieste di condoni edilizi. Nei cassetti del Municipio infatti, giacciono ferme in attesa pratiche risalenti addirittura a quasi 40 anni fa. Per accelerare e prova a smaltirle il sindaco Nicola Pirozzi ha ufficializzato di aver fornito all’ufficio Tecnico un «piccolo pool» col compito di esaminare le documentazioni. «Non è un mistero che nei cassetti del Municipio fossero ferme le pratiche dei condoni del 1985, del 1994 e del 2003. Una situazione paradossale che, da sola, certifica quanto sia stata complicata la gestione del territorio e dell’Ente per lunghi anni» ha affermato Pirozzi.
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«In sostanza – spiega -, migliaia di cittadini che hanno fatto richiesta di usufruire del condono edilizio per sanare gli abusi edilizi commessi non hanno mai avuto risposta. E questo ha condannato molti quartieri della città a svilupparsi senza nemmeno le infrastrutture necessarie come fogne e pubblica illuminazione. Anche perché evadere una pratica di condono significa non solo garantire ai cittadini di mettersi all’interno del perimetro della legalità ma, sanando gli abusi, il titolare della pratica deve versare al Comune per legge i cosiddetti oneri concessori, soldi che saranno poi reinvestiti dall’amministrazione sul territorio proprio per la realizzazione dei servizi necessari».
Giugliano, migliaia di richieste in attesa
È difficile comprenderlo «ma attualmente al Comune risultano inevase migliaia di richieste di condono edilizio risalenti persino a quello del 1985. Ventisette anni di totale inefficienza, silenzi e mancata programmazione. Con la mia amministrazione è arrivata la svolta: abbiamo fornito all’ufficio Tecnico un supporto di personale tecnico, un piccolo “pool” col compito di evadere le pratiche legate ai condoni edilizi del 1985, del 1994 e del 2003».
«Ciò significa, come spiegato, riportare la legalità sul territorio, far incassare al Comune denaro fresco da investire in quelle aree per la realizzazione delle infrastrutture necessarie e per di più si dà una risposta ai cittadini che hanno pagato per troppo tempo l’inefficienza e l’assenza di un’amministrazione capace di programmare e di fornire risposte concrete».
Inoltre, l’ufficio predisporrà a campione delle verifiche con l’obiettivo di verificare la veridicità delle dichiarazioni sullo stato dei luoghi. «Un aspetto da non trascurare in quanto sempre la mia amministrazione ha approvato una delibera di giunta sulla semplificazione delle procedure burocratiche. Quindi, ai documenti richiesti dalla legge basterà allegare delle autocertificazioni del tecnico di parte per consentire all’ufficio del Comune l’analisi della pratica. E, in questo caso, i controlli sono fondamentali sempre a garanzia della legalità», ha concluso.