Il miele: un alimento antico
Il miele è un alimento naturale, antico, usato già dai nostri antenati che lo raccoglievano dagli alveari di api selvatiche. L’apicoltura è stata praticata dagli egizi nel III millennio a.C. Le api rivestono un compito importante in agricoltura.
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La scarsa produzione e le cause
Da qualche anno in tutto il mondo stiamo assistendo alla moria delle api con disastrose conseguenze sulla diminuita produttività. Quali le cause? Le cause sono legate all’uso di pesticidi, ai cambiamenti climatici. Le api sono importanti non solo come melliferi ovvero come produttori di miele ma anche come impollinatrici di raccolto.
Dalle api alla produzione
Le api raccolgono il nettare dei fiori e gli enzimi della saliva delle api. Scompongono lo zucchero in glucosio e fruttosio che si riversa nei favi per nutrire l’alveare nel periodo invernale. L’eccesso di acqua evapora grazie all’aria messa in circolo dalle api con le ali. Ne deriva un liquido appiccicoso e denso che è il miele. Una volta estratto dall’alveare si presenta grezzo ed è filtrato per rimuovere la cera. A questo punto può essere riscaldato e messo nei vasetti come miele trasformato.
Valori nutrizionali e i benefici
Il miele è molto dolce, formato principalmente da zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) ma anche da acqua e piccole percentuali di sali minerali, vitamine, polifenoli, flavonoidi, acido formico (azione batteriostatica). Le calorie provengono da un’alimentazione sana e naturale.
Noi nutrizionisti consigliamo di consumarlo a bambini, dal terzo anno di età, (perché può contenere spore del Clostridium Botulinum con gravi infezioni batteriche), agli adulti, agli anziani a partire dalla prima colazione perché fa bene al cervello, per chi si sente stanco. È usato per anni nella medicina tradizionale come antinfiammatorio, antibatterico, antibiotico naturale, come sedativo contro la tosse. È ricco di polifenoli nel rallentare il processo d’invecchiamento cellulare. Ha proprietà antistress, energizzanti e calmanti. E’ usato anche nella cosmetica.
Come riconoscere quello di qualità?
Per riconoscere un miele buono, di qualità, dobbiamo leggere bene le etichette. Esse devono essere non lunghe, leggibili, non contenere sofisticazioni, sostanze inquinanti ma provenienti da fiori poco trattati come il tiglio o il castagno. Occorre poi la tracciabilità e saperlo riconoscere dal sapore.
Il miele e lo zucchero a confronto
Il miele, rispetto allo zucchero, contiene fruttosio, glucosio, prebiotici, vitamine e sali minerali mentre lo zucchero è costituito da saccarosio. Ha un potere dolcificante maggiore dello zucchero. Ha un indice glicemico più basso rispetto allo zucchero, a lento rilascio, buono per i diabetici o sportivi, ma sempre con parsimonia. Il miele, dunque, essendo un alimento nutritivo è migliore dello zucchero.
Ce n’è per tutti i gusti
Ne esistono oltre 300 tipi diversi che differiscono per colore, sapore. C’è una varietà di scelta, dal millefiori, acacia, castagno, tiglio, eucaliptus, trifoglio. Il miele può essere grezzo o trasformato.
Il miele in cucina
È un ottimo sostitutivo dello zucchero, usato per dolcificare bevande come camomilla, tisane, the. Ottimo a colazione o come spuntino aggiunto ai cereali, yogurt, oppure abbinato a un buon formaggio a pranzo o a cena. Meglio scegliere quello biologico, locale, senza trattamenti o lavorazioni termiche con indicazione di miele italiano o provenienza europea (UE).
La ricetta: biscotti al miele
Ingredienti:
200 g farina 00
un uovo
80 g di zucchero semolato
50 g di miele locale
50 g di burro
2 g di lievito per dolci
½ cucchiaino di cannella per dolci
Procedimento
In una ciotola aggiungere farina, uovo e zucchero, burro. Poi aggiungere mezzo cucchiaino di cannella. Impastare con le mani fino ad ottenere una consistenza compatta e uniforme. Lasciare riposare in frigorifero per 30 minuti. Stendere la frolla con il matterello. Ritagliare i biscotti con stampi di forme e metterli in una teglia con carta da forno. Cuocerlo in forno preriscaldato a 180°C per 10 minuti circa.
dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
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