Orrore a Mariupol, bombe sul teatro Drama: «Centinaia di persone sotto le macerie»

di Redazione

Secondo fonti locali conteneva oltre mille rifugiati

Potrebbe diventare una delle stragi più atroci di questi 20 giorni di guerra russo-ucraina, calando un velo oscuro su segnali di progresso nei colloqui per arrivare a un negoziato di pace: le autorità di Mariupol – città ucraina da molti giorni assediata e martoriata dagli attacchi russi – hanno denunciato un «deliberato e cinico» attacco contro un teatro che faceva da rifugio per gli sfollati. Il numero di persone che vi si nascondevano sono agghiaccianti: più di mille.

Proprio nelle stesse ore in cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky teneva uno storico e orgoglioso discorso al Congresso Usa e diverse voci segnalavano passi verso l’apertura di una nuova fase nei colloqui, da Mariupol il Consiglio comunale attraverso il suo profilo Telegram pubblicava il video di un edificio in macerie. Le forze russe «hanno deliberatamente e cinicamente distrutto il teatro Drama nel cuore della città di Mariupol. L’aereo ha lanciato una bomba su un edificio dove centinaia di pacifici residenti di Mariupol si stavano nascondendo» ha scritto il Consiglio comunale.

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«E’ ancora impossibile stimare la scala di questo orribile e disumano atto, perché la città continua a essere oggetto di bombardamenti nelle aree residenziali. Si sa che dopo la bomba, la parte centrale del teatro Drama era distrutta e l’ingresso al rifugio anti-bombe nel palazzo era distrutto(..) E’ impossibile trovare parole che possano descrivere il livello di crudeltà e cinismo con cui gli occupanti russi stanno distruggendo la popolazioe civile della città ucraina dal mare. Donne, bambini e anziani restano nel mirino del nemico. Sono persone del tutto disarmate e pacifiche», ha proseguito.

Il numero dei morti e dei feriti è sconosciuto

Secondo un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, il teatro Drama era «il più grande rifugio nel centro della città per numeri e dimensioni». E ha confermato che «in base ai dati preliminari, oltre mille persone si nascondevano lì. Il numero dei morti e dei feriti è sconosciuto. La probabilità di andar lì per smantellare le macere è bassa a causa del costante bombardamento della città»

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Pavlo Kyrylenko, governatore della regione di Donetsk, ha confermato sul suo profilo Facebook per conto suo la notizia parlando di «centinaia di persone» intrappolate tra le macerie. E ha detto che la Russia «mente» quando sostiene che «lì era il quartier generale del reggimento Azov»: sa benissimo «che lì c’erano solo civili». La notizia è venuta in un giorno che per la gente di Mariupol era già stata terribile. L’esercito ucraino aveva già denunciato che le forze russe avevano colpito un convoglio di profughi che scappavano verso Zaporizhzhya con colpi di mortaio facendo delle vittime.

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