Il degrado può procurare la deflagrazione della crisi dei valori umanistici e popolari già predi delle lusinghe del consumismo
In miserabili tempi di guerra di fronte alle nuove povertà ed alle fragilità diffuse una certa inquietudine ispira reazioni. E così, in queste nuove narrazioni distopiche, il conformismo globale subirà deviazioni, allo stato impalpabili, ma di certo inevitabili.
La paura si materializza sempre più e le nuove generazioni dovranno optare tra una libertà evanescente in una democrazia condizionata (quella occidentale) ed una dittatura senza se e senza ma (quella di impianto orientale tra Russia, Cina, India).
È facile prevedere che su questi due fronti ci saranno sommovimenti, gesti pirateschi, conflitti corsari e basta andare al cinema per vedere l’epilogo: da Anonymous a Diavoli di Guido Maria Brera a varie serie di Netflix. Difatti tali proiezioni possono aiutarci a capire che il mondo sta virando verso conflitti totali: guerre asimmetriche, inquietudini terroristiche, vibratili momenti in cui si vedrà il ritorno dell’anarca jungeriano.
Anche sul mondo del web in un sistema da grande fratello ci sarà sempre qualcuno più intelligente, più pasoliniano, che metterà a punto una sorta di luteranesimo del terzo millennio per un ritorno alle semplicità fattive e realizzative che pretendono verità e umiltà nel vivere. Qui, in un’analisi sulle mutazioni culturali, si possono rintracciare i segni che dall’inarrestabile degrado si possa passare alla deflagrazione della crisi dei valori umanistici e popolari colpiti disperatamente dalle lusinghe del consumismo, che ha condotto e costruito un quotidiano corrotto e corruttore di pura perdizione.
Nella storia contemporanea sta per imporsi un redivivo potere che mette in luce inesorabilmente le distruzioni operate dalla classe politica, in cui il conformismo approdato alle sue fasi finali decreta, una volta per tutte, la definitiva mistificazione di certi intellettuali senza nessun carisma ed alcuna verità: di fronte al nichilismo non c’è altra via se non l’emozione, la solidarietà, il forte respiro di una umanità che più che mai deve fare i conti con se stessa, coraggiosamente e con tutta la sincerità possibile e rivoluzionaria.