Il russo non è solo appannaggio della Russia di Putin ma ha radici profonde in parte della cultura e letteratura ucraina
Lo scempio e il bombardamento di Xarkiv (Ucraina nord-orientale), così come la presa della centrale atomica di Zaporižžja (Ucraina sud-occidentale), dimostrano ancora una volta che la difesa della lingua russa e dei diritti dei cosiddetti ‘russofoni’ NON È né il vero oggetto del contendere né uno dei nodi cruciali del conflitto, come reiterato nell’ultimo decennio dai sostenitori di Putin. La lingua e la politica linguistica sono spesso state usate come strumento di propaganda da un lato (Russia) e assurte a simbolo di identità da un altro (Ucraina).
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A tutti è noto, infatti, che sia Xarkiv che Zaporižžja, in particolare la prima, sono isole russofone. Xarkiv è famosa per il suo teatro di lingua russa, si tratta del “Teatro accademico di drammaturgia russa”. Gli insegnamenti universitari, finanche nelle facoltà umanistico-letterarie, vengono generalmente impartite in russo. I docenti che si esprimono in ucraino sono come le mosche bianche. L’ucraino non ha mai avuto un impatto profondo nel tessuto urbano.
Lo spauracchio
Va specificato, però, che nei villaggi dell’omonima regione si parlano dialetti locali e forme di commistione linguistica a base ucraina ed esistono, sebbene in numero limitato, villaggi abitati da russi etnici con dialetti a base russa. Ricordo ancora come nel 2014, a seguito dei moti di Majdan, la propaganda russa avesse allarmato gli abitanti di tutte le città a prevalenza russofona con lo spauracchio che avrebbero dovuto rinunziare per sempre alla lingua e cultura russa.
Ma come ribadito da un professore emerito del Politecnico di Xarkiv, il russo e, qui si può aggiungere, nelle sue varietà, non è solo appannaggio della Russia di Putin ma ha radici profonde in parte della cultura e letteratura ucraina di lingua russa.
Eppure l’accanimento contro Xarkiv, prima capitale ucraina del periodo moderno (1919-1934), sede del governo pro-sovietico e di una delle più prestigiose università storiche d’Ucraina, culla di premi Nobel che qui hanno insegnato o si sono laureati, continua a essere bombardata e rovinata senza ritegno. Così il Cremlino difende i diritti dei parlanti russi e dei russi etnici diventati cittadini ucraini!
Salvatore Del Gaudio
Professore presso l’Università di Kyiv B. Grinchenko
Studioso ucrainista (slavista)
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