Il leghista: «Emendamenti Milleproroghe? Non è guerriglia. Il Parlamento fa il suo lavoro»
Il premier Mario Draghi non ha ben digerito quello che è accaduto la settimana scorsa quando il Governo è andato ripetutamente sotto nelle commissioni alla Camera negli emendamenti al Milleproroghe, non lo ha nascosto e ha chiesto rassicurazioni ai partiti di governo. Non sembra però pensarla alla stessa maniera il leader della Lega Matteo Salvini.
Indice Articolo
«Il Parlamento è eletto dai cittadini per approvare leggi: non è guerriglia parlamentare se modifica in meglio qualche provvedimento uscito dal consiglio dei ministri, come il superbonus, aiutando imprese e famiglie. Il Parlamento fa il suo lavoro. Altrimenti aboliamo il Parlamento» ha affermato ospite di 24 Mattino, su Radio 24. Al conduttore che gli chiedeva se c’è il rischio che la guerriglia parlamentare vada avanti ha risposto: «No, assolutamente, chi occupa il tempo lavorando non ne ha per fare polemica».
Lo stato di emergenza
Per quanto riguarda l’emergenza Covid-19 «se nei prossimi 40 giorni la situazione continuerà a migliorare negli ospedali, nelle strade, nelle scuole e nelle fabbriche, si supera lo stato emergenza e dal nostro punto di vista si superano anche tante restrizioni. Ma è più saggio arrivare a parlarne il 21 marzo, il primo giorno di primavera, quando mancheranno pochi giorni. Ma la situazione fortunatamente mi pare sotto controllo» ha detto. «Prorogare lo stato emergenza ad oggi non sembra avere alcun senso».
Il nucleare e il Centrodestra
L’emergenza da affrontare ora è quella del caro energia e la Lega sembra voler spingere sul nucleare. «Io vorrei far parte di un governo che guarda al futuro. Tutto il mondo sta investendo sulla ricerca sul nucleare pulito, sicuro, di ultima generazione, che ci renderebbe molto meno dipendenti dall’estero e renderebbe meno pesanti le bollette di luce e gas. Ma ci sono ovviamente Pd e 5s contrari, è chiaro che su questo tema non si troverà mai un accordo: spero che sarà il prossimo governo di centrodestra a fare questa scelta».
Prima di arrivare ad avere un governo di centrodestra però c’è bisogno di superare le divisioni. «Con l’attuale centrodestra, che governa 14 Regioni e centinaia di comuni, una volta passato il nervosismo delle ultime settimane sono fiducioso che si torni a lavorare in modo unitaria» ha detto aggiungendo: «certo, FdI ha scelto la via dell’opposizione ed è più portata a dire dei no, noi abbiamo fatto una scelta di governo in questo momento preferiamo i sì, però poi ci sarà una coalizione di centrodestra che avrà al centro del programma economico la pace fiscale e l’azzeramento di un milione di cartelle esattoriali».
L’esperienza di governo con la sinistra
Giorgia Meloni ha chiesto chiarezza, ha chiesto di sapere se «le larghe intese siano effettivamente una parentesi». Salvini spiega che conta che «non ci siano altre emergenze. Non vedo perché dovremmo mai più governare con la sinistra. Se non ci fosse stata la pandemia, non avremmo mai accettato di governare con un movimento da cui ci differenziano tante cose, pensiamo solo alla sicurezza. C’è un’emergenza sicurezza a Milano, Roma, Napoli. Per il Pd va bene così, ma di fronte al lockdown, ai morti, all’emergenza sanitaria ed economica, non potevamo dire di no alla richiesta del presidente Mattarella. Sicuramente, senza emergenze, la Lega è alternativa alle sinistre in Italia e in Europa, e lo sarà in futuro».
Potrebbe interessarti anche:
- Isola d’Ischia, Venia: «Difendiamo il tribunale, presidio di legalità»
- Il 40 o 56% dei fondi recovery al Sud. Ma pensano di riprenderseli con… i «progetti comunicanti»
- Venti di guerra Biden contro l’Italia e l’Europa con la complicità dell’Unione Europea
- Giustizia, Iannone (FdI): «Governo dei migliori ha cancellato certezze di tanti giovani professionisti»
- Torre Annunziata, Insieme per la Scuola: «Caos all’Alfieri, Di donna si dimetta»
- Vigili promossi, illegittimo l’aumento: De Luca condannato