Segnali distensivi, ma il rischio conflitto tra Russia e Ucraina coinvolge l’Europa

di Nicola Bono*

La Federazione degli Stati Uniti d’Europa per superare l’Unione Europea

La vicenda della minaccia bellica Russa all’Ucraina è molto più seria di una semplice crisi tra due paesi confinanti. E non solo per l’odioso atteggiamento di Putin che agisce come se fosse il Presidente dell’URSS e non della Federazione Russa, ritenendosi a tutti gli effetti il detentore del diritto di decidere sulle alleanze di uno stato sovrano, non più assoggettato ai desiderata del Cremlino.

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Ma piuttosto proprio per la delicatezza della questione che invece, da parte di molti, si sta affrontando con il solito spirito di tifoseria, propendendo a seconda delle personali convinzioni politiche, a favore di Biden o di Putin, senza riuscire a vedere le rilevanti implicazioni che ci riguardano in prima persona, e non solo per la vicinanza geografica di una guerra dagli esiti certamente disastrosi.

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La verità è che il mondo negli ultimi 10-12 anni è profondamente cambiato, e dalla presenza per una ventina di anni degli USA come unica superpotenza mondiale, dopo l’implosione dell’URSS, pian piano sono emerse altre due super potenze, la Federazione Russa e la Cina che, insieme agli USA, con crescente arroganza stanno cercando di dominare il mondo.

L’Ucraina per la Russia, fa il paio con Taiwan per la Cina, senza contare tutte le operazioni economiche e militari in Africa, in America latina ed anche in Europa, che stanno fortemente spostando gli equilibri complessivi, ovviamente a discapito e senza alcuna reazione dei Paesi Europei. Trattare la vicenda dell’Ucraina come fosse un derby tra Russia e USA e non l’ennesimo segnale di allarme per l’Europa, rischia di distogliere l’attenzione dal vero problema.

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Il ruolo dell’Europa

E cioè rispondere alla domanda, ma di questo passo quale sarà il ruolo dell’Europa nel mondo? Siamo davvero sicuri che l’alleanza con gli USA ci consentirà livelli di protezione sufficienti, o non ha insegnato nulla la vicenda dell’Afghanistan? E prima ancora del Vietnam?

Ecco perché la cosa più giusta sarebbe la veloce ripresa del processo di costituzione della Federazione degli Stati Uniti d’Europa, che è l’unico modo per superare l’Unione Europea, inadeguata alla difesa della libertà e dell’indipendenza dei popoli Europei, perché incapace per sua natura di avere una politica estera unica, ed un esercito all’altezza delle tre super potenze.

Se gli Stati Europei continueranno ad ignorare o a sottovalutare l’aggressività e la prepotenza delle tre superpotenze e a non organizzarsi al più presto per la tutela della loro indipendenza e libertà, faranno la fine dei piccoli stati italiani preunitari e presto potranno esercitare solo un diritto, quello di scegliere di quale, tra i tre imperi, diventare colonia o protettorato.

Nicola Bono
già sottosegretario per i beni
e le attività culturali

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