Non è piaciuta la battuta su di una dirigente del ministero
«L’avvocato Annalisa Cipollone, Capo Ufficio Legislativo del Ministero della Cultura, è una professionista di straordinaria competenza giuridica, della cui collaborazione io sono particolarmente orgoglioso. Il Presidente De Luca dovrebbe cercare di utilizzare argomenti giuridici per rispondere alle 18 pagine di parere sulla legge 31/21 della Regione Campania, anziché usare battute offensive, aggravate da un sapore maschilista, di cui credo farebbe bene a scusarsi». Così il ministro della cultura, Dario Franceschini, in riferimento alle parole usate ieri dal presidente della Regione Campania.
«Dovremmo correre – ha detto De Luca in riferimento al Pnrr – ed invece dobbiamo fare i conti con dirigenti come la dottoressa Cipollone. Abbiamo approvato in Consiglio regionale alcune misure di semplificazione che riguardavano la riduzione del tempi per approvare alcune variante urbanistiche, la proroga del piano casa, interventi in zone Asi ; ora apprendiamo che il ministero della Cultura contesta queste decisioni di semplificazione burocratica, incredibilmente».
Per poi concludere: «Voi pensate che con le centinaia di dottoresse Cipollone che ci sono nei ministeri saremo in grado di realizzare il Pnrr? Al massimo potremmo farci un brodino vegetale con tutte le cipollone sparse nei ministeri, rischiamo di non muovere una foglia».
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