Chiesta alle autorità competenti la sospensione del beneficio
Tre delle quattro donne arrestate ieri nell’ambito di un’inchiesta per usura ed estorsione a Portici, in provincia di Napoli, sono risultate percettrici del reddito di cittadinanza. È quanto emerso dalle verifiche sulle posizioni economiche delle donne effettuate dai carabinieri della compagnia di Torre del Greco. I militari hanno chiesto alle autorità competenti la sospensione del beneficio.
Le donne arrestate ieri sono madre e tre figlie. Secondo l’accusa formulata nei loro confronti prestavano denaro con tassi di interesse oscillanti tra il 20 e il 75%. Ai prestiti usurari – hanno evidenziato i militari – sono seguite richieste estorsive, perpetrate attraverso gravi minacce, finalizzate a costringere le vittime al pagamento.
Tra le vittime c’era chi si rivolgeva alle quattro donne per pagare il fitto di casa a fine mese, ma anche per saldare debiti di gioco o per acquistare il computer al figlio. A mamma e figlie chiedevano soldi pure persone in particolare stato di indigenza, anche solo per fare la spesa di beni alimentari.
Determinante per l’attività investigativa, dei carabinieri di Portici, sono state le intercettazioni ambientali grazie alle quali sono venute alla luce una quindicina di episodi, tutti contestati alle indagate. Le vittime sarebbero state poi sottoposte a continue pressioni finalizzate a spingerle a restituire i debiti contratti con tassi usurai, con minacce via cellulare accompagnate da pedinamenti per intimidirle.
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