Ovvero l’omologazione di Letta, Conte e Speranza
Forse avranno voluto dare la sensazione di essere uniti, o forse avranno terminato i soldi per pagare il social media manager e hanno pensato così di ottimizzare i costi. Non si sa, eppure da ieri sta facendo discutere il tweet pubblicato da Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza per annunciare la loro posizione comune sulle elezioni del presidente della Repubblica. I tre non solo hanno deciso di assumere la stessa posizione ma hanno deciso di esprimerla proprio con le stesse identiche parole.
E allora si può leggere un tweet di Giuseppe Conte che recita: «Ottimo incontro con @EnricoLetta e @robersperanza. Lavoreremo insieme per dare al Paese una o un Presidente autorevole in cui tutti possano riconoscersi. Siamo aperti al confronto. Nessuno può vantare un diritto di prelazione. #Tutti abbiamo il dovere della #responsabilità». Le stesse frasi utilizzate dal leader Pd e del ministro della Salute. Cambiano, di volta in volta, solo i soggetti taggati.
Va bene essere uniti, ma non poter perdere tempo a cambiare testo ci sembra un po’ troppo. E la figura più barbina è sempre quella del leader del Movimento 5 Stelle che diceva di voler cambiare il mondo, di voler esser diversi dal Pd e che dopo un solo anno di alleanza, oggi, gli copia anche le parole. I tweet però, immancabilmente, hanno scatenato l’iralità della rete. Come dargli torto. Nel frattempo il loro avversario politico Renzi ha colto la palla al balzo per sbeffeggiarli: «La sinistra ha fatto un tweet che sembra di Qui, Quo e Qua» ha affermato.
P.s. L’Italia è piena di giornalisti, creativi e social media manager disoccupati. Magari assumetene qualcuno che vi aiuti a distinguervi. Aiuterete un povero disoccupato ma anche voi stessi.
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