Il ministro: «Serve sinergia tra le istituzioni e solo facendo lavoro di squadra si vincono le sfide»
«Un accordo importante che introduce un metodo di lavoro di condivisione di scelte e obiettivi, mettendo tutti gli attori e le istituzioni attorno allo stesso tavolo per fare la loro parte in uno spirito di condivisione». Così il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha presentato il patto «per la promozione e l’attuazione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata per lo sviluppo della Città di Napoli», l’accordo istituzionale siglato in mattinata nella Prefettura del capoluogo partenopeo. Il patto è stato sottoscritto oltre che dal dal titolare del Viminale, dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e dal prefetto della città partenopea, Claudio Palomba.
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«A Napoli c’è una situazione particolare, serve sinergia tra le istituzioni e solo facendo lavoro di squadra si vincono le sfide» ha proseguito il ministro dell’Interno. «C’è una domanda crescente di sicurezza sul territorio – ha sottolineato – da combattere con l’azione preventiva delle forze delle ordine e la repressione da parte della magistratura. Ovunque vado mi chiedono un incremento di personale però secondo me molto bisogna operare in termini di responsabilità civile e agendo sul contesto sociale di base a partire dal ruolo della scuola».
La videosorveglianza, i vigili e gli agenti di polizia
Dal ministro anche un invito alla collaborazione istituzionale per andare alla radice dei problemi: «A Napoli – ha ricordato – quello che è stato rilevato in passato in occasione di precedenti comitati è che la videosorveglianza funziona al 75%, serve un monitoraggio, vediamo di lavorare insieme. Per quanto riguarda il rafforzamento dell’organico dei vigili urbani abbiamo attinto ai fondi nazionali che spalmati su tutto il territorio diventano insufficienti. Ci veniamo incontro per avere più uomini magari riducendo l’orario per monitorare le strade».
Nel frattempo «nel 2022 nella città Metropolitana arriveranno ulteriori 263 unità di polizia tra agenti e assistenti, numeri che consentiranno di far fronte alle problematiche del territorio. Di questi – ha spiegato successivamente il ministro – 182 nuovi assunti saranno destinati alla Questura del capoluogo, sia a titolo aggiuntivo che nell’ambito del programmato turnover».