Sequestro complessivo tra quote societarie e denaro per 213 mila euro
Gestiva un bar e un albergo a Rivazzurra di Rimini dal 2015, utilizzando prestanome per eludere il regime di sorveglianza speciale, ma agli affari poco limpidi di Pio Rosario De Sisto detto «zio Pio», nato a Napoli, 63 anni, romagnolo di adozione, hanno messo la parola fine i Finanzieri del Comando Provinciale di Rimini. L’operazione della Gdf denominata ‘Paper Moon 2’, ha portato agli arresti tre persone, De Sisto che si trova in carcere, il principale socio, un 49enne di Castel Volturno e un 65enne di Bari (ai domiciliari).
Eseguite anche altre tre misure cautelari dell’obbligo di firma. In totale gli indagati sono 20 per loro a vario titolo i reati vanno dal trasferimento fraudolento di valori, estorsione, usura, abusiva attività finanziaria, furto aggravato, detenzione abusiva di armi. Questa mattina la Finanza ha eseguito perquisizioni in Campania, Puglia e Lombardia, dando esecuzione all’ordinanza del Gip di Rimini, Manuel Bianchi, che ha disposto un sequestro complessivo tra quote societarie e denaro contante per 213 mila euro.
L’usura e l’abusiva attività finanziaria erano le fonti di guadagno del gruppo che prestava soldi a tassi che andavano dal 60% al 99%. Per spaventare le vittime strozzate si dicevano affiliati a clan camorristici del Napoletano. I finanzieri hanno infatti appurato contatti stretti con i Nuvoletta. Di denaro, il gruppo ne gestiva e reinvestiva parecchio. Soldi contanti definiti dagli inquirenti «deteriorati» che stando a quanto emerso dalle indagini il gruppo aveva cambiato un po’ alla volta con banconote nuove alla Banca d’Italia.