Il governo accelera, già oggi arriva il Super Green pass. Potrebbe entrare in vigore da lunedì

di Dario Caselli

Tutti d’accordo nella maggioranza sul varo del Super Green Pass, anche Salvini mette da parte le critiche. Ferma opposizione di Giorgia Meloni

Già oggi, con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni della vigilia, il governo dovrebbe varare il Super Green pass, segno che non c’è alcuna volontà di perdere tempo e che i timori che la quarta ondata si abbatta anche sull’Italia con violenza impongono di accelerare i tempi.

Così questa mattina alle 11 ci sarà la riunione della cabina di regia, per registrare l’intesa all’interno della maggioranza. Poi un veloce confronto con le Regioni, con le quali comunque già tutto sembra chiaro e definito. E infine nel pomeriggio, dovrebbero essere le 15.30, il Consiglio dei ministri a cui spetterà di varare in tempi record le nuove regole.

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Insomma, il timing della giornata sembra chiaro. Quello che invece lo è meno è il contesto di regole che dovranno entrare in vigore. E il primo dubbio riguarda proprio il quando. Alcuni ritengono che già lunedì il Super Green pass dovrà essere pienamente operativo, altri invece pensano che bisognerà attendere gli inizi di dicembre. Una data in questo senso sarebbe lunedì 6 dicembre. Tutto comunque ruota attono alla possibilità di lasciare alle singole Regioni il tempo di stabilire quella cornice di controlli e dispositivi che permettano il pieno rispetto del nuovo certificato digitale.

Altro tema è poi proprio il nuovo Green pass, a partire da dove entrerà in vigore. Anche qui le posizioni sono diverse: c’è chi ritiene che si debba attendere il passaggio dalla zona bianca a quella gialla; altri, invece, che dovrebbe valere già dalla zona bianca, e quindi indipendentemente dalla colorazione del territorio.

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E poi c’è il merito del Green pass. Qui non sembrano esserci dubbi, il nuovo certificato digitale riguarderà vaccinati e guariti consentendo loro di andare al ristorante, bar, piscina, cinema, al teatro, o in montagna a sciare. Il tampone, invece, potrà continuare ad essere utilizzato per andare a lavoro o per viaggiare su aerei e treni a lunga percorrenza.

Una stretta decisa che, chiaramente, risponde alla necessità di dare un colpo ancora più deciso alle vaccinazioni, convincendo così anche i più recalcitranti. Sul piano politico non sembrano esserci zone d’ombra nella maggioranza.

Salvini: «Salvaguardare la stagione turistica invernale»

Tutti d’accordo, anche lo stesso Matteo Salvini che ieri mattina ha riunito i suoi governatori in video conferenza lanciando un messaggio molto chiaro: «Si lavora insieme con il governo con buonsenso per evitare chiusure, eccessive complicazioni per gli italiani e messaggi allarmistici. Grande cautela anche a tutela dei bambini (secco no al Green Pass per gli under12). L’obiettivo, oltre alla massima attenzione per la tutela della salute, è salvaguardare la stagione turistica invernale».

Parole che segnano la vittoria della linea governista e di quella vicina al mondo produttivo del Nord, che vede con preoccupazione il ritorno alla stagione dei lockdown e delle chiusure e che quindi è disposta a un giro di vite sul certificato verde digitale.

Chi continua a rimanere contrario è Fratelli d’Italia

«La politica del green pass non è sufficiente, per quanto si possa fare un super o iper green pass, anche se noi poi vaccinassimo il 100% degli italiani, non potendo raggiungere l’immunità di gregge perché il vaccino non difende dalla malattia, e perché viviamo in un mondo globalizzato. E poi ci sono le varianti, avremo sempre un problema di contagio» ha spiegato Giorgia Meloni.

Anzi per la leader di FdI il green pass è «un’arma di distrazione. È importante la campagna vaccinale, ma si nasconde carenze nell’attività del governo se è vero che siamo tornati a parlare di chiusure regioni rosse, proroga dello stato di emergenza. Si doveva agire sul trasporto pubblico, sull’aerazione meccanica nelle scuole, sul controllo dei confini e concentrare l’attenzione della ricerca nella cura del Covid e tante cose che si potevano fare».

Si preannuncia, quindi, battaglia quando in Parlamento arriverà il decreto sul Super Green pass. La parola, perciò, adesso passa al governo che dovrà definire i dettagli del nuovo certificato verde digitale, anche se nel frattempo la Camera dei deputati ha comunicato che sette deputati sono risultati positivi al Covid. Chiaramente nessun allarme ma l’ennesima conferma che anche laddove c’è il rispetto più stretto per il green pass il virus non conosce confini.

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