L’allarme del consigliere del Csm ed ex pm di Palermo Nino Di Matteo davanti alla Commissione Giustizia della Camera
«Corriamo il rischio che proprio quelli che hanno fatto le stragi nel ’92-’93 tornino in libertà con la libertà condizionale e proprio in virtù dell’applicazione della sentenza della Consulta sull’ergastolo ostativo e della legge che state predisponendo». È l’allarme del consigliere del Csm ed ex pm di Palermo Nino Di Matteo davanti alla Commissione Giustizia della Camera.
«L’obiettivo primario dei vertici Di Cosa Nostra è da sempre l’abolizione dell’ergastolo», ha detto il magistrato, sottolineando che «il rischio che si corre è che chi ha fatto le stragi per ricattare lo Stato ottenga ora l’obiettivo che ha perseguito».
La «sostanziale abolizione dell’ergastolo ostativo – ha aggiunto – avrà un effetto deflattivo sulle collaborazioni di livello con la giustizia degli uomini di onore» perché di fatto «è venuta meno la differenza di trattamento tra irriducibili, stragisti e chi collabora con la giustizia». Nino Di Matteo, si dice convinto inoltre che il fenomeno del pentitismo subirà un calo «quantitativo e qualitativo».
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