L’uomo è accusato di tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà e per lesioni personali gravi
Potrebbe non camminare più come prima una delle tre persone rimaste ferite la sera di venerdì scorso, a Napoli, da Mario Tufano, il 37enne il quale per vendicare il figlio protagonista di un incidente stradale, ha sparato 6-7 colpi di pistola ad altezza d’uomo, contro un cittadino russo intervenuto per difendere la donna investita dal ragazzo con lo scooter di famiglia.
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I colpi esplosi da Tufano contro lo straniero, che aveva bloccato il figlio per impedirgli di dileguarsi, oltre ad avere ferito il coraggioso cittadino russo al braccio e alla coscia sinistra, hanno anche raggiunto di striscio un uomo (che per paura del covid non ha voluto farsi medicare in ospedale) e una donna alla quale invece hanno provocato gravi lesioni, tra cui lo scoppio della tibia e la perforazione del calcagno, lesioni che, scrive il gip Chiara Bardi «potrebbero compromettere la sua abilità motoria».
Prima di andare a prendere una pistola calibro 7,65 e sparare, Tufano, con il suo cane Rottweiler, aveva già aggredito, sferrando un pugno, quell’uomo straniero dalla corporatura robusta senza averne però la meglio. Ed è per questo motivo che la Procura gli ha contestato anche la premeditazione che però non è stata accolta dall’autorità giudiziaria.
Rintracciarto grazie ai sistemi di videosorveglianza
Gli agenti del commissariato San Carlo all’Arena sono riusciti a rintracciarlo grazie ai sistemi di videosorveglianza di un supermarket all’interno del quale il russo ha cercato riparo, all’identificazione del proprietario dello scooter, risultato intestato alla moglie di Tufano, e al giubbotto che l’uomo aveva addosso. Il 37enne è stato rintracciato e sottoposto a fermo nell’appartamento di alcuni amici che abitano nelle vicinanze della sua residenza.
Durante l’udienza di convalida ha parzialmente ammesso i fatti: si è giustificato dicendo di avere sparato solo per intimidire il russo che, a suo dire, aveva maltrattato il figlio, mentre era sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti. Il giudice ha disposto nei suoi confronti la misura cautelare del carcere, tra le altre accuse, per tentato omicidio aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà e per lesioni personali gravi.
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