Ritrovato anche il cellulare della giovane romana che è stato subito posto sotto sequestro e affidato ai tecnici
Le indagini sembrano confermare, Giulia Maccaroni morì asfissiata, mentre dormiva senza accorgersi di quello che stava accadendo. Gli accertamenti tecnici effettuati sul veliero dopo l’incendio avvenuto nella notte tra il 29 e il 30 agosto scorsi, avrebbero appurato che tutto cominciò dalle cucine per poi propagarsi. La sala e il luogo del ritrovamento del cadavere della 30enne si trovano infatti in due zone opposte del veliero. Lo riferisce questa mattina il quotidiano «Metropolis».
Ancora da chiarire perché è divampato il rogo, nei prossimi giorni ci saranno altri accertamenti tecnici. Gli inquirenti proveranno a stabilire se l’incendio sia cominciato a causa di un fornello lasciato acceso o da qualche malfunzionamento dell’impianto elettrico.
Intanto è stato ritrovato anche il cellulare della giovane romana che è stato subito posto sotto sequestro e affidato ai tecnici per capire se al suo interno ci siano elementi utili a ricostruire quanto successo.
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