Per l’esponente di FdI era «necessario uno stop fino alla fine dell’anno e nel frattempo preparare una sanatoria fiscale omnicomprensiva»
«Nel giorno in cui partono nuove limitazioni con l’estensione dell’obbligo del Green Pass, con uno stato di emergenza prorogato al 31 dicembre, una regione già in fascia gialla ed altre che potrebbero raggiungerla, il governo dà il via libera alla ex Equitalia a riavviare la macchina della riscossione». Lo dichiara Lino Ricchiuti, viceresponsabile dei Dipartimento Imprese e mondi produttivi di Fratelli d’Italia.
«Ciò – continua – comporta non soltanto l’obbligo di dover pagare le cartelle esattoriali arretrate entro la fine del mese, ma anche la ripartenza delle attività di notifica di nuove cartelle e atti, procedure esecutive e pignoramenti presso terzi. Questo significa, nella migliore delle ipotesi, non conoscere assolutamente lo stato disastroso in cui versano le nostre PMI. Era necessario uno stop fino alla fine dell’anno e nel frattempo preparare una sanatoria fiscale omnicomprensiva anche delle cartelle facenti parte delle vecchie rottamazioni».
«Drenare quel poco di liquidità dalle casse delle piccole imprese già in difficoltà, significa condannarle alla chiusura definitiva con conseguente aumento dei licenziamenti, ma soprattutto significa non avere a cuore il bene e il futuro del nostro Paese» conclude Ricchiuti.
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