La senatrice contro il Ministro: «Non si può essere contemporaneamente a favore della vita e pure del suicidio assistito»
«Mentre da un lato il governo imponendo il green pass annuncia di voler difendere la vita, dall’altro attraverso il ministro della Salute dichiara di voler dare attuazione alla sentenza 242/19 della Corte Costituzionale sul suicidio assistito». Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Tiziana Drago.
«È evidente la contraddizione – spiega -, perché non si può essere contemporaneamente a favore della vita e pure del suicidio assistito. Senza considerare che tutto questo avverrebbe nel momento in cui il Parlamento è chiuso per la pausa estiva e quindi difatti estromettendolo da qualsiasi decisione in merito».
«Un comportamento inaccettabile in cui il ministro si arroga un potere che non ha nascondendosi dietro una sentenza che, peraltro, non impone alcun vincolo al Parlamento e senza il coinvolgimento della Conferenza Stato Regioni. Fratelli d’Italia ribadisce che è dalla parte della vita e che non consentirà al ministro Speranza di attuare un’iniziativa pericolosa e illegittima», conclude la senatrice.
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