«Rivolgo un appello al premier Draghi e al ministro Di Maio affinché intensifichino gli sforzi per riportare a casa Andrea Costantino, l’imprenditore italiano di 49 anni prelevato forzatamente dalla polizia degli Emirati Arabi lo scorso 21 marzo mentre si trovava assieme alla sua compagna e a sua figlia in un hotel di Dubai, città in cui vive da tempo per lavoro. Un caso su cui è sceso un silenzio assordante».
Comincia così l’appello di Giorgia Meloni, in un video pubblicato su Facebook, al premier Mario Draghi e al ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
«Ad oggi – spiega – l’imprenditore si trova detenuto in una prigione vicino Abu Dhabi: non gli è stata data alcuna spiegazione sul perché dell’arresto e nessun capo d’accusa è stato formalizzato a suo carico. La sua famiglia è in costante contatto con la Farnesina, eppure la situazione continua a sembrare bloccata».
Meloni: «Andrea Costantino rischia di pagare la forte tensione diplomatica»
«Andrea Costantino rischia di pagare, ed in realtà temiamo stia già pagando, il prezzo altissimo di una forte tensione diplomatica in corso tra Italia ed Emirati Arabi che rischia di trasformarlo in una specie di “ostaggio” o perlomeno in una sorta di pedina di scambio per ripristinare commesse e forniture militari interrotte dall’Italia verso gli Emirati» rileva Giorgia Meloni.
«Come Fratelli d’Italia ci siamo mobilitati con una lettera all’Alto commissario per la politica estera dell’Ue, promossa dal nostro capodelegazione a Bruxelles Carlo Fidanza, e con un’interrogazione parlamentare alla Camera a firma di Andrea Delmastro. Il governo ha il dovere di riportare a casa il nostro connazionale, non molleremo finché non avremo ricevuto risposte chiare e fino a quando Andrea Costantino non avrà potuto riabbracciare i suoi cari» conclude il presidente Fratelli d’Italia.
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