«La classifica Censis delle Università italiane vede la Federico II fanalino di coda tra i mega atenei statali che contano più di 40mila iscritti. L’Università tra le più antiche d’Italia si attesta miseramente in ultima posizione, preceduta da Bari. Dov’è finita la gestione illuminata di una delle più antiche istituzioni della città? A quanto pare non è tutto oro quel che luccica e la narrazione positiva costruita sulle belle favole che tanto piacciono alla sinistra è stata finalmente smascherata».
Lo dichiara Catello Maresca, candidato sindaco di Napoli con l’appoggio del centrodestra.
«Il rapporto del Censis è soltanto una cartina al tornasole di una gestione e di metodi clientelari che hanno trasformato una delle prime Università al mondo in un luogo incapace di offrire servizi adeguati e opportunità ai nostri ragazzi. I giovani napoletani hanno il diritto di pretendere una formazione di qualità e di sognare di realizzarsi nella propria città. Lavoreremo affinché non debbano essere costretti a scegliere di andare via per investire sul percorso migliore».
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