Un doppio episodio di lesbofobia è stato denunciato, da Antinoo Arcigay Napoli. Il primo caso, riferisce l’associazione, è avvenuto ieri a Capo Miseno dove una coppia di ragazze sono invitate ad allontanarsi dalla spiaggia. «Ad Arzano altre due ragazze prese a schiaffi e minacciate di morte per un bacio» scrive Arcigay.
A raccontare l’episodio avvenuto a Bacoli sono le dirette interessate, una coppia di ragazze lesbiche aggredita sulla spiaggia vicino Bacoli: mentre prendevano il sole Francesca e Martina sono state prima ingiuriate e poi con la forza invitate ad abbandonare la spiaggia perché il loro comportamento, secondo alcuni, turbava i più piccoli.
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L’altro episodio, invece riguarda due ragazze di 21 e 23 anni che sarebbero state avvicinate ad Arzano, da un signore che le aveva viste baciarsi in auto e successivamente le ha aggredite verbalmente schiaffeggiato poi la ragazza più giovane. Antinoo Arcigay Napoli sottolinea come il tutto sarebbe avvenuto «in un clima omertoso di un quartiere che non è intervenuto in alcun modo».
Il racconto: «Il signore mi ha aggredito con due schiaffi»
«Vi contatto – scrive all’associazione una delle due ragazze – perché abbiamo bisogno di aiuto. Ho avuto la fortuna di innamorarmi di una bellissima ragazza. Stavamo in auto, nel solito vicoletto sotto casa e un signore con tanto odio e rabbia si è avvicinato urlando contro di noi e nonostante la mia risposta pacata, mentre la mia ragazza stava facendo partire l’auto per allontanarci, il signore mi ha aggredito con due schiaffi, minacciando di dar fuoco all’auto con noi dentro se ci fossimo ripresentati nello stesso posto».
Per fare chiarezza «su questo ennesimo terribile episodio di lesbofobia», Antinoo Arcigay si è impegnata a seguire il caso con i propri avvocati «per valutare tutte le possibili e percorribili vie legali».
«Questo doppio episodio di lesbofobia, unito ad un altro caso gravissimo di cui ci siamo fatti carico un mese fa – dichiara Daniela Lourdes Falanga, presidente di Antinoo Arcigay Napoli – chiarisce come gli atti di omolesbobitrasfobia si verificano con maggiore frequenza, e quanto un clima sempre più ostile si fa sentire nel Paese. Per questo rivendichiamo l’urgenza della legge Zan, perché questi episodi vengano chiariti definitivamente come atti di violenza e negazione e puniti come di dovere».
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