Napoli, Bassolino: «Si decida la data del voto, è assurdo»

di Redazione

L’ex governatore della Campania Antonio Bassolino, candidato sindaco al Comune di Napoli torna a sbattere i pugni e a chiedere che venga fissata la date del voto. «È una situazione assurda e con sincerità sono impressionato dal silenzio pubblico, anche da parte dei media, sulla data delle elezioni. Noi avremmo dovuto votare all’inizio di giugno, mi sono candidato 5 mesi fa» ha affermato intervenendo durante la trasmissione Barba&Capelli su Radio Crc Targato Italia.

«Oggi – aggiunge -avreste dovuto intervistare già il sindaco eletto e la cosa singolare è che si è votato ovunque, dalla Spagna alla Francia, mentre solo in Italia le elezioni sono state spostate in autunno».

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«Molti cittadini – ha affermato – mi hanno detto che era chiara la ragione del rinvio: il ritardo dei partiti nella scelta dei candidati. A Napoli questo rinvio è uno sperpetuo. A Palazzo San Giacomo non c’è più la testa per pensare alla città e qui accadono 100 cose ogni giorno, prima c’è un sindaco e meglio è».

Napoli, Bassolino: «Occorrono i piedi ben piantati a terra»

Invece l’attuale primo cittadino Luigi de Magistris è proiettato sulle elezioni in Calabria, l’assessore Clemente è in piena campagna elettorale e a Napoli manca chi si occupa dell’ordinario. «Il sindaco – afferma Bassolino – si occupa delle questioni quotidiane come ad esempio le buche, avendo già svolto questo ruolo so bene di cosa si tratta. Serve manutenzione per il verde e i parchi, occorrono i piedi ben piantati a terra e gli occhi verso la direzione giusta. Il Comune è la vita di ogni giorno dei cittadini».

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«I napoletani – sottolinea – hanno un loro realismo e una loro intelligenza. Nessuno chiede al Comune di risolvere il problema del lavoro ma un contributo collaborando con le altre istituzioni. I cittadini chiedono all’Amministrazione di fare ciò che è di sua competenza. È fortissimo il senso di abbandono ed è una cosa ingiusta per la nostra città perché ci sono cose che non richiedono soldi ma solo la volontà quando ci si sveglia la mattina».

«Trovo una grande umanità – rileva – girando per i quartieri e imparo ancora tante cose, in un bar il titolare mi ha mostrato la foto di suo figlio autistico: se il Comune si mette con altre istituzioni per realizzare strutture per ragazzi in difficoltà i cittadini fanno la loro parte».

Elezioni, Bassolino e le tante le cose da fare

Sulle cose da fare una volta eletto a Palazzo San Giacomo Bassolino sembra avere le idee chiare. «Abbiamo tanti guai ma arriveranno molti soldi con il Recovery e spetta a noi saperli utilizzare facendo scattare la fiducia di potercela fare perché possiamo essere anche più bravi di altri. Nella Galleria Umberto per tanto tempo c’è stato un presidio fisso della polizia municipale, è importante la collaborazione tra istituzioni e tra pubblico e privato».

«L’ex mercato del pesce in piazza Duca degli Abruzzi è un posto che fa male al cuore per i senza dimora, ingiusto per loro vivere in quelle condizioni, per la città e per un grande architetto come Luigi Cosenza. Il decoro urbano e il welfare sono determinanti per la fiducia in noi stessi, risorsa più importante dei soldi che arriveranno» conclude Bassolino.

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