Un nuovo intervento dell’Associazione politico culturale La paranza delle idee sulla redazione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) in atto a Torre Annunziata.
In una nota, il sodalizio oplontino denuncia l’assenza di notizie circa gli sviluppi del processo di partecipazione pubblica avviato dal Comune torrese in ossequio alla legge.
Di seguito il testo del comunicato:
«A pochissimi giorni dal 30 giugno – si legge nella nota – data ultima per l’adozione del Piano Urbanistico Comunale, ancora non si conoscono gli sviluppi del processo di partecipazione pubblica avviato dal Comune dopo il varo del Preliminare di Piano: che fine ha fatto il proposito recentemente tanto sbandierato dall’Ente di voler essere il più possibile trasparente e inclusivo nelle scelte? Che valutazione è stata fatta delle indicazioni ricevute? Sarà organizzato l’atteso confronto pubblico finale? Il progetto di Naplest, su cui il Sindaco Ascione ha sempre puntato molto, alla fine è stato presentato in questa fase, così da poter essere illustrato alla Città?
Sono risposte che – continua il sodalizio presieduto da Claudio Bergamasco – meritano, anche per il grande impegno che stanno profondendo sul tema e sui progetti utili per il rilancio di Torre Annunziata, quei cittadini e quelle associazioni che, nonostante la scarsa credibilità con la quale (per svariate e ormai ben note ragioni) l’Amministrazione Comunale si è presentata al tavolo di consultazione, hanno comunque risposto all’invito a fornire contributi specifici sul Preliminare, senza peraltro ricevere finora alcun riscontro, nemmeno in termini di pubblicazione sul sito internet del Comune del materiale raccolto.
Per il poco tempo a disposizione – conclude l’Associazione – figlio del colpevole ritardo accumulato da quest’Amministrazione Comunale e dalla precedente, e per le tante ambiguità registrate sulla pianificazione urbanistica, che il processo di partecipazione pubblica alla redazione del PUC fosse destinato a rappresentare soltanto un mero adempimento di legge e non pure una reale apertura ai contributi forniti dai cittadini e dalle associazioni lo si era capito già in partenza; ora, in assenza di elementi di chiarezza, è sempre più evidente che si va verso l’adozione di un Piano poco condiviso, fatta solo per rispettare i termini».