Il ministro Speranza: «Dal 28 via l’obbligo di usare la mascherina». Scatta il litigio tra De Luca e de Magistris

di Chiara Langella

È bastato un tweet del ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui annuncia che dal 28 giugno verrà superato «l’obbligo di indossare le mascherine all’aperto in zona bianca, ma sempre nel rispetto delle indicazioni precauzionali stabilite dal Cts», a scatenare le polemiche in Campania.

Nelle scorse settimane, in verità, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva già comunicato l’intenzione di emanare una nuova ordinanza nel caso fosse stato eliminato, a livello nazionale, l’obbligatorietà dell’uso del dispositivo di protezione. «In Campania la mascherina almeno fino a luglio» aveva detto De Luca.

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de Magistris: «Il Governo deve agire con chiarezza e far rispettare le decisioni»

Parole che hanno suscitato l’ira del sindaco a metà (visto che ormai passa più tempo in Calabria che nel capoluogo partenopeo) Luigi de Magistris. «Se il Governo decide che il 28 si tolgono le mascherine all’aperto, si tolgono le mascherine all’aperto. Poi ognuno può avere il proprio pensiero ed esprimerlo perché siamo in democrazia ma non può accadere che un presidente di Regione dica altro. Il Governo deve agire con chiarezza e far rispettare le decisioni con autorevolezza su tutto il territorio nazionale» ha affermato il quasi ex primo cittadino.

«Le mie posizioni sono molto lineari – ha aggiunto – e sono in linea con quelle che deve adottare il Governo nazionale e non penso ci possano essere voci differenti rispetto a quale deve essere la linea da seguire». De Magistris ha sottolineato che «se c’è una pandemia la linea la devono adottare il Governo nazionale e il commissario Figliuolo avendo alle loro spalle gli organi medici e scientifici. Credo che le mascherine all’aperto non abbiano più senso anzi rischiano di essere controproducenti».

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De Luca: «Abbiamo assistito in queste ore ad un dibattito demenziale»

Il governatore però questa mattina ha ribadito il suo pensiero. «Abbiamo assistito – spiega – in queste ore ad un dibattito demenziale. È sembrato che abbandonare la mascherina fosse come completare lo sbarco in Normandia o conquistare la Costituzione democratica. La mascherina serve innanzitutto a proteggere se stessi e le proprie famiglie. Ho ascoltato qualcuno addirittura dire che senza la mascherina verranno i turisti in allegria…

«A me pare esattamente il contrario – ha concluso -: i turisti arrivano quando sanno di trovare una società responsabile, non scapigliata e perduta, come potrebbe essere da qui al prossimo fine settimana, nella movida irresponsabile, che porterebbe, e ci porterà, se sarà davvero irresponsabile, a un nuovo calvario nel mese di ottobre».

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