La Fondazione Banco Napoli ha già annunciato che ricorrerà in ogni sede competente
Un provvedimento ingiusto quello attuato nei confronti della Banca del Sud dalla Banca d’Italia. Questo il commento che ha scatenato il commissariamento dell’istituto bancario del Mezzogiorno ad appena 40 giorni dall’insediamento del nuovo CdA
Un provvedimento che ha raccolto il disappunto anche della Fondazione Banco Napoli (tra i principali soci della Banca) che ha addirittura parlato di un tentativo di «depauperamento del Sud che ricorda la devastazione del Banco di Napoli». La Fondazione ha già annunciato che contro questa decisione ricorrerà in «in tutte le sedi competenti».
Di atto «grave», invece, parla l’onorevole Luciano Schifone, dirigente nazionale di Fratelli d’Italia e già assessore regionale. «La Banca d’Italia ha commissariato la Banca del Sud proprio nel momento in cui stava per presentare il piano di rafforzamento e capitalizzazione» ha affermato Schifone sottolineando come il provvedimento abbia il «sapore punitivo verso il Sud che ancora una volta viene penalizzato sul versante strategico dell’accesso al credito e del finanziamento del suo tessuto produttivo».
«Provvedimento incomprensibile e perciò inaccettabile – conclude l’esponente di FdI – anche perché un istituto forte e credibile come la Fondazione Banco di Napoli, che è il maggiore azionista, aveva avviato una raccolta di rafforzamento. Il ministro del tesoro deve intervenire immediatamente. Dopo la rapina del Banco di Napoli ora sembra che si voglia strozzare sul nascere la creazione di un polo bancario del Sud!».