Per il candidato del Centrosinistra un «grande sforzo collettivo che ci consegnerà città straordinaria»
Napoli deve ripartire dai giovani. Questo è il credo politico del candidato a sindaco di Pd-M5S alle prossime elezioni amministrative autunnali Gaetano Manfredi. «Credo molto nei giovani, la nuova Napoli sarà la grande città della loro energia e speranza in questi 5 anni di ricostruzione della città e dell’Italia dopo la pandemia e con il Pnrr» ha spiegato Manfredi intervenendo questa mattina a Radio Crc.
«Nella grande ricostruzione dell’Italia – ha detto – ci sarà la ricostruzione di una grande Napoli fatto con il lavoro, l’impegno, il sacrificio, ma anche la solidarietà, la serietà, la concretezza. Un grande sforzo collettivo che ci consegnerà una città straordinaria. Io rappresento il progetto che presenterò ai cittadini di Napoli e rappresento i cittadini di Napoli».
«Penso che la polemica contro i partiti – rileva – appartiene a una stagione che abbiamo un po’ lasciato alle spalle. Adesso noi dobbiamo lavorare tutti insieme, con un ruolo importante delle forze civiche della città ma sapendo che, per poter realizzare le cose, serve anche una relazione con i partiti. La cosa importante è essere autorevoli, autonomi, essere capaci di realizzare le cose».
Per lavorare tutti insieme però c’è bisogno anche della sinergia con la Regione Campania e Vincenzo De Luca, sinergia mancata negli anni dell’era targata de Magistris. «De Luca – spiega – l’ho già incontrato e lo rivedrò nei prossimi giorni, è una persona molto autorevole che darà una mano alla città».
«Napoli – ha aggiunto Manfredi – è troppo importante per la Campania, una grande capitale del Mezzogiorno, una grande risorsa per tutti noi, e la collaborazione istituzionale con la Regione e con il governo sono le basi per costruire la rinascita della città per realizzare la città del futuro».
«Napoli – ha affermato riguardo il maxi deficit del Comune – ha il triste record del debito più alto tra le grandi città. Dobbiamo liberarci da questa zavorra con un aiuto nazionale, va scorporato con un contributo statale per garantire la normale amministrazione. Se vogliamo servizi civili abbiamo bisogno anche di risorse per pagare il personale, le aziende».
Ma va fatto «anche un lavoro attento sull’attrazione, perché se siamo in grado di attrarre investimenti pubblici e privati questo ci garantirà una città più ricca, un reddito migliore ai suoi cittadini e anche risorse più significative per le casse comunali. Guardiamo quello che succede a Milano, ad esempio, dove l’attrazione di capitali nazionali e internazionali ha consentito di costruire una grande città europea, quello a cui noi dobbiamo aspirare. Napoli è nei fatti una grande città europea, adesso lo dobbiamo solo realizzare».
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