Il senatore annuncia l’intenzione di presentare dei nuovi emendamenti nella prossima legge di Bilancio
Su 31 soggetti raggiunti da misura cautelare, questa mattina nell’ambito del blitz nell’area a nord di Napoli contro il clan Amato-Pagano, i militari della Guardia di Finanza e gli agenti della Questura di Napoli hanno scoperto che tre persone risultano beneficiari del reddito di cittadinanza mentre ulteriori cinque risultano inseriti in nuclei familiari percettori dello stesso benificio. Tutti sono stati segnalati all’Inps per la sospensione.
Scoperta che riaccende le polemiche sull’opportunità, l’efficacia del sostegno e sui metodi utilizzati per l’assegnazione. Sulla questione è intervenuto il senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, capogruppo in Commissione Antimafia.
«È l’ennesima conferma che questa è una misura sbagliata – ha affermato -, come la gran parte di quelle che portano la firma del M5S, e che è servita a foraggiava in molte occasioni un ceto criminale senza aiutare chi davvero aveva bisogno. Non è un caso che proprio qui al Senato in più occasioni avevamo presentato emendamenti per impedire che i criminali potessero accedere a tali contributi».
«Emendamenti puntualmente bocciati sia dalla maggioranza gialloverde e sia da quella giallorossa. Ora l’operazione di Polizia di oggi ripropone questo tema e nuovamente nella prossima legge di Bilancio presenteremo emendamenti in tal senso. Speriamo che stavolta siano accettati, perché i soldi degli italiani non meritano di essere sperperati in questo modo», conclude Iannone.
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