Prima la notizia dei 33 milioni di euro spesi per il dragaggio andati in fumo a causa di una carta nautica errata, poi quella del progetto di riqualificazione e recupero dell’area portuale che non è riuscito ad accedere ai finanziamenti messi a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: il programma di rilancio del porto di Torre Annunziata è sempre più la cronaca di un flop!
Una situazione che ha spinto l’Associazione politico culturale La paranza delle idee a intervenire con una nota per chiedere chiarimenti e impegni seri all’Amministrazione Comunale e alla politica tutta.
Di seguito il testo della missiva del sodalizio oplontino:
«Dopo le recenti notizie dei lavori da 33 milioni di euro per il dragaggio dei fondali vanificati dall’utilizzo di una mappa sbagliata e del mancato finanziamento da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del progetto da 43 milioni di euro presentato dal Comune per riqualificare e recuperare l’area portuale quali sono le prospettive future dello scalo marittimo di Torre Annunziata?»
Ora l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Ascione dove e con quale progettualità immagina di reperire i fondi necessari per trasformare il nostro porto in un importante approdo crocieristico, così com’è nei suoi obiettivi? E sulla vicenda del dragaggio non ha proprio nulla da chiarire? Si è trattato, effettivamente, solo di un problema di carte sbagliate o c’è anche dell’altro? Il collaudo finale dell’opera è stato fatto? E con quale esito?»
«Pur consci della gravità della vicenda giudiziaria che da alcuni mesi interessa il Comune oplontino e che, con i suoi ultimi sviluppi, sta tenendo banco nelle cronache locali – prosegue l’intervento dell’Associazione presieduta da Claudio Bergamasco – vorremmo provare a riportare al centro del dibattito pubblico cittadino alcune questioni politico-amministrative (il destino del porto ne è una) che non possono essere lasciate passare sottotraccia e che meritano di essere affrontate in maniera trasparente dall’Amministrazione Comunale, tanto più dopo la decisione di Ascione di restare in carica».
«Questioni che, per dirla tutta – conclude la nota – in termini di programmi futuri (considerata pure la vicina scadenza elettorale), necessiterebbero di impegni chiari da parte di tutti gli attori politici in campo; a cominciare da quel PD che, al di là dei rapporti con il ‘suo’ Sindaco, è comunque forza di governo nazionale e regionale».