L’iniziativa promossa dall’associazione Marcello Torre e dal presidio paganese di Libera
Questa mattina a Pagani (Salerno) è stato inaugurato il murales, realizzato da Jorit, e dedicato a Marcello Torre, il sindaco ucciso dalla camorra l’11 dicembre 1980 per essersi opposto ai tentativi di infiltrazione dei clan negli appalti della ricostruzione post terremoto.
Alla cerimonia, alle spalle dell’Auditorium Sant’Alfonso Maria de Liguori, sono intervenuti la vicepresidente della Fondazione Polis della Regione Campania Rosaria Manzo, il primo cittadino Lello De Prisco, il senatore Sandro Ruotolo, gli onorevoli Salvatore Micillo e Virgilia Villani, il consigliere regionale Nunzio Carpentieri, e molti sindaci della zona.
Un’iniziativa promossa dall’associazione Marcello Torre e dal presidio paganese di Libera intitolato ad Antonio Esposito Ferraioli, voluta e finanziata dalla famiglia Torre, con il contributo della Fondazione Polis e con il patrocinio morale del Comune di Pagani e della Provincia di Salerno.
«Oggi si è scritta una pagina di storia a Pagani. Lo sguardo di Marcello Torre per sempre» ha affermato Lello De Prisco. «A volte – ha aggiunto – mi dicono che questo è il momento peggiore per fare il sindaco di Pagani, io dico il migliore. Ogni giorno e soprattutto oggi per me è un onore essere il sindaco di Pagani. Abbiamo una responsabilità morale incredibile, che vedo nitida davanti a me. E da oggi in poi ancora di più».
«Lo sguardo di Marcello ce lo dice. Dobbiamo riuscire a reggere quello sguardo, lo sguardo del coraggio, dell’orgoglio, della legalità. Lo sguardo di un uomo, di un padre, di un avvocato, di un sindaco che ha dato la vita per i valori di una Pagani libera e Civile. Rendiamogli omaggio e onore con i fatti di ogni giorno» ha concluso.
«L’opera che inauguriamo oggi – ha affermato Rosaria Manzo – ha un significato profondo e la Fondazione Polis è stata ben lieta di sostenerla. Un murale dedicato a un politico dalle spiccate qualità morali, che ha pagato con la vita la sua ferrea volontà di opporsi alla camorra, non solo serve a ribadire che il sacrificio di Marcello Torre non va dimenticato ma anche e soprattutto ad affermare che è ancora possibile vivere in una Pagani libera e civile, quella che lo stesso Marcello sognava».
Per il senatore Ruotolo si è trattato di «un omicidio eccellente, spartiacque perché segna il passaggio tra la vecchia e la nuova camorra: quella imprenditrice, quella che si relaziona con la politica, quella dell’infiltrazione negli appalti pubblici, quella dei nostri giorni».
«Marcello Torre – spiega Ruotolo – si oppose a questo intreccio. La piazza piena di giovani e di chi ha vissuto quegli anni terribili di dittatura della camorra. Marcello è Pagani. Ero commosso ed emozionato perché ho conosciuto in vita Marcello Torre e seguito, umanamente e professionalmente, la battaglia della vedova e della famiglia Torre per avere verità e giustizia, in solitudine. Oggi è stato il 25 aprile di Pagani».