Peschereccio italiano preso a sassate e speronato da barche turche, soccorso dalla Marina militare italiana

«L’Unione Europea ci dica, una volta e per tutte, dove dobbiamo andare a pescare. Siamo rovinati. In qualunque area andiamo ci cacciano. Chiediamo che le istituzioni si diano da fare per fare un accordo soprattutto con la Libia e mettano le barche di Mazara nelle condizioni di poter lavorare».

È l’appello di Luciano Giacalone, armatore del motopeschereccio ‘Michele Giacalone’ di Mazara del Vallo, assaltato, questa mattina alle ore 10.10 circa, a colpi di pietra e speronato da barche turche mentre si trovava in acque internazionali a 27 miglia dalle coste della Turchia insieme a un altro peschereccio, il San Giorgio 1°.

Pubblicità

«È una situazione oramai insostenibile. Chi di dovere affronti la questione della sicurezza in mare per noi pescatori» ha affermato Mimmo Asaro, Presidente di Federpesca a Mazara del Vallo. Non è il primo caso accaduto al peschereccio siciliano, lo scorso 3 maggio infatti era stato mitragliato dalla Guardia Costiera libica mentre si trovava nelle acque riconosciute dalla Libia come «zona esclusiva di pesca». Dopo quell’abbordaggio, il motopesca si è spostato verso la Grecia, raggiungendo la zona di mare compresa tra Turchia e Siria.

Quello che è accaduto è stato spiegato anche dalla Marina Militare italiana che era presente in zona. «I pescherecci turchi – spiega una nota – hanno lanciato materiali (pietre e fumogeni) e realizzato manovre cinematiche ravvicinate (una delle quali è sfociata in un contatto con il motopesca Giacalone, che ha riportato danni lievi)».

Pubblicità Federproprietà Napoli

«In area – spiega la Marina – sono intervenuti la fregata della Marina Militare Italiana Margottini in attività di pattugliamento a 35 miglia a sud, inserita nel dispositivo NATO “Sea Guardian” che ha lanciato il proprio elicottero e una motovedetta della Guardia Costiera turca, che ha ingaggiato le imbarcazioni turche per indurle a cessare l’azione».

«Nave Margottini ha ingaggiato i nostri pescherecci inducendoli ad allontanarsi precauzionalmente, questi ultimi hanno comunicato l’intenzione di ricongiungersi ad un altro gruppo di motopesca nazionali operanti 6 miglia più ad ovest. Gli interventi – conclude la Marina – della guardia costiera turca e della Marina Militare Italiana sono stati chiaramente di natura deescalatoria ed hanno consentito di ripristinare il controllo della situazione».

Setaro

Altri servizi

Mistero nel Napoletano: un sub trovato morto in mare con ferite alla testa

Sarebbe un 54enne scomparso nel pomeriggio di venerdì Il corpo privo di vita di un sub è stato rinvenuto nella serata di ieri nel mare...

Vinitaly, Enpaia-Censis: «Vino italiano sotto scacco Usa. 54 mln di bottiglie da ricollocare nei Paesi Ue»

Servirà azione tempestiva degli operatori e delle istituzioni L’introduzione di dazi americani del 20% sui prodotti provenienti dall’Italia avrà un impatto significativo sul settore vitivinicolo...

Ultime notizie

Detenuto picchiato all’interno del carcere: ricoverato in codice rosso

I medici hanno diagnosticato un grave trauma cranico Un detenuto di 27 anni recluso nel carcere di Avellino è stato ricoverato in ospedale in codice...

Dazi, Giorgia Meloni lancia un piano da 25 miliardi per aiutare le imprese

Il governo rimodulerà le risorse europee per rilanciare l'economia Recuperare 25 miliardi dalla revisione di risorse europee per far fronte all’emergenza dazi con misure di...

Omicidio-suicidio nel Napoletano: la follia scattata dopo la scoperta di alcuni messaggi

La vittima aveva denunciato minacce Sarebbero stati alcuni messaggi trovati sul cellulare della sua compagna a far scattare stamattina la violenza sfociata in un omicidio-suicidio,...