Il piano vaccinale anti Covid-19 proseguirà per fasce d’età come deciso dal Governo e non per comparti economici come paventato questo pomeriggio dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Lo ha comunicato il commissario all’emergenza Coronavirus Francesco Paolo Figliuolo dettando così la linea da seguire per tutte le Regioni.
Questo pomeriggio De Luca aveva affermato l’intenzione di cominciare a vaccinare gli operatori del comparto turistico, insieme agli operatori dei trasporti, per poter consentire la riapertura delle attività ricettive in vista della stagione estiva. Uno strappo che però non è piaciuto al commissario che in una nota ha affermato che la campagna «deve proseguire in modo uniforme a livello nazionale, senza deroghe ai principi che lo regolano, facendo riferimento all’ordinanza che indica le categorie prioritarie».
«L’obiettivo – ha aggiunto il Commissario – è quello di mettere al sicuro le persone fragili e le classi di età più anziane, che sono le più vulnerabili all’infezione. Più celermente si concluderà questa fase, prima si potrà procedere a vaccinare le categorie produttive».
Un altro stop al governatore campano sarebbe inoltre arrivato relativamente all’intenzione di vaccinare prima gli abitanti delle isole Capri, Ischia, Procida e delle fascie costiere. Secondo fonti molto vicine a Figliuolo dopo gli ultra 80enni continuerà a valere l’ordinanza n. 6 firmata venerdì scorso insieme al ministro Speranza. Non ci saranno eccezioni. La priorità resta quella di vaccinare gli anziani e le categorie fragili come chiesto a gran voce anche da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna.
«Sulle isole – precisa a sua volta De Luca – ogni centro vaccinale procede per fasce di età, ma una volta completati gli ultra 80, gli ultra 70 e 60, il centro vaccinale territoriale può procedere verso tutte le categorie contribuendo alla diffusione capillare delle vaccinazioni».
«Ci sono categorie non coperte dai criteri delle fasce di età: trasporti pubblici (dopo aver dato priorità all’apertura delle scuole!); personale delle Poste e degli enti locali che lavorano agli sportelli di uffici pubblici; personale e commesse di aziende commerciali aperte al pubblico; dipendenti del comparto turistico per cui i tempi sono decisivi: a tutte queste realtà quando si pensa di dare risposta?» conclude il governatore in tono polemico.