«Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, raccolga l’appello lanciato da Giorgia Meloni, affinchè la maggioranza desista dall’andare avanti in maniera ostinata sul ddl Zan, un disegno di legge divisivo e che soprattutto rischia di introdurre l’ideologia gender all’interno delle nostre scuole». Lo dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia, Isabella Rauti, responsabile nazionale del Dipartimento Pari Opportunità, Famiglia e valori non negoziabili di FdI.
«Piuttosto – continua – si concentri l’attenzione sul Recovery Plan che va consegnato nella sua versione definitiva entro questo mese, e che indubbiamente ha maggiore urgenza rispetto al ddl Zan».
«Basterebbe ricordare – sottolina – che il nostro ordinamento già prevede norme che perseguono i reati di omofobia, mentre il ddl Zan rischierebbe di trasformare in reati, e quindi, da perseguire, legittime opinioni sulla famiglia naturale, sul matrimonio tra uomo e donna, sul diritto di ogni bambino di crescere con un padre e una madre, sul rifiuto dell’abominevole pratica dell’utero in affitto».
«Per questo mi auguro che il presidente Draghi voglia raccogliere l’appello lanciato da Giorgia Meloni ed intercedere presso la sua maggioranza come, peraltro, ha dimostrato di sapere fare in altre occasioni. In questo momento il buonsenso consiglia di evitare di impantanare il Parlamento su temi divisivi, e piuttosto di affrontare i problemi dei cittadini» conclude la senatrice.
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