L’Unione Europea ancora oggetto di dure critiche per la gestione della campagna di vaccinazione. La bacchettata questa volta arriva addirittura dall’Oms.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la vaccinazione anti-Covid in Europa è di una lentezza «inaccettabile» e questo significherà il prolungarsi della pandemia. L’organizzazione esprime preoccupazione poi per il numero di nuovi casi, aumentato notevolmente nelle ultime cinque settimane.
«I vaccini – spiega il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge – sono la nostra migliore via d’uscita dalla pandemia. Non solo funzionano, ma sono anche molto efficaci nel limitare le infezioni. Tuttavia, il dispiegamento di questi vaccini è inaccettabilmente lento». «Sia chiaro – ha aggiunto -: dobbiamo accelerare il processo aumentando la produzione, riducendo gli ostacoli alla consegna e utilizzando qualunque dose abbiamo in magazzino».
«Ad oggi solo il 10% della popolazione» nel Vecchio Continente «ha ricevuto una dose di vaccino e il 4% ha completato l’immunizzazione», ha sottolineato ancora l’Oms Europa. «C’è un rischio considerevole che le vaccinazioni in corso forniscano un falso senso di sicurezza alle autorità e alle persone e questo comporta un pericolo», ha spiegato Kluge, invitando i Paesi «a condividere le dosi di vaccini in eccesso con chi ne ha bisogno».
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