Governo, Speranza e la toppa peggiore del buco: viaggi all’estero consentiti con test e mini quarantena

di Fabio Maresca

Barattereste 15 giorni di vacanza all’estero per 10 giorni di isolamento casalingo? È la domanda che si stanno ponendo tante persone da questa mattina. Da quando il ministro della Salute Roberto Speranza ha deciso di porre un freno alle polemiche dopo il chiarimento del Viminale in cui spiegava che erano consentiti i viaggi all’estero per turismo e lo spostamento tra regioni per intraprendere il viaggio.

Una misura che non sembra aver placato le polemiche, anzi sembra gettare benzina sul fuoco. Sui social sono tanti i commenti sarcastici e sono molte le persone che si son dette disponibili a effettuare i 2 tamponi (uno all’andata e uno al ritorno) e i 10 giorni di quarantena (5 all’andata e 5 al ritorno). La spesa, come si dice, vale la candela. Qualcuno, addirittura, vede le miniquarantene come un prolungamento delle ferie.

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Ma cosa afferma l’ordinanza? A spiegarlo una nota del ministero della Salute «Speranza, firmerà in mattinata un’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Eu».

Una misura intesa a far desistere le persone dal viaggio ma che non sembra però raggiungere l’obiettivo. Si potrà andare all’estero e far girare l’economia degli altri Paesi, solo con un iter un po’ più lungo. Ma in Italia ristoranti, alberghi e regioni resteranno sbarrate. Con buona pace degli imprenditori (che non potranno mettere il piatto a tavola neanche quest’anno) e delle persone che avrebbero solo voluto vedere un parente nella regione accanto.

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