La Regione Campania acquisterà il vaccino anti Covid russo Sputnik. Lo aveva annunciato nelle scorse settimane il governatore De Luca: non attenderà l’arrivo delle dosi tramite il governo centrale di Roma ma farà da se e acquisterà il siero contro il Covid-19. La Soresa ha affidato all’operatore economico Human Vaccine, rappresentato dal Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), la fornitura del vaccino anti coronavirus. Fornitura però che sarà comunque subordinata al sì di Ema e Aifa allo Sputnik V.
Due giorni fa il direttore generale di Soresa, Mauro Ferrara, ha firmato la determina dirigenziale chiudendo così una procedura iniziata lo scorso 2 marzo quando la Giunta regionale della Campania ha demandato a Soresa «ogni adempimento attuativo» per «la verifica della possibilità di acquisire sul mercato dosi vaccinali ulteriori rispetto a quelle disponibili per il territorio regionale della Campania».
La società per gli acquisti della Regione ha verificato nei giorni scorsi la disponibilità da parte delle case farmaceutiche che abbiano prodotto vaccini per l’immunizzazione del Sars-Cov-2 «già autorizzati ovvero in corso di autorizzazione presso l’Ema e l’Aifa e già in corso di somministrazione in Italia o in altri Paesi europei o extraeuropei».
Human Vaccine, si legge nella determina, «è stato l’unico, tra quelli interpellati, a manifestare la disponibilità a fornire alla Regione Campania un vaccino anti-Covid 19».
Nel ricorrere alla procedura competitiva con negoziazione, si legge ancora, Soresa «ha condotto con l’operatore economico, in considerazione della peculiarità dell’oggetto del potenziale affidamento, della sua natura, della complessità dell’operazione e del rischio connesso, un’intesa attività di confronto e di negoziazione rispetto all’offerta iniziale, per ottenere, nel rispetto della normativa vigente in materia, condizioni vantaggiose per la fornitura del siero vaccinale». L’efficacia del contratto resta comunque «sospensivamente condizionata al conseguimento delle autorizzazioni da parte degli enti regolatori (Ema e Aifa)».