Dopo mesi di pressioni da praticamente tutti gli Stati europei, l’Ema ha avviato la valutazione del vaccino anti Covid-19 russo Sputnik V. La notizia è stata diffusa dalla stessa Agenzia Europea del Farmaco in un comunicato nel quale spiega che a presentare domanda per l’Unione Europea è stata la filiale tedesca del gruppo farmaceutico russo R-Pharm.
La decisione di avviare la revisione in tempo reale, prosegue Ema, si basa sui risultati di studi di laboratorio e studi clinici sugli adulti.
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«L’Ema – spiega – valuterà i dati non appena saranno disponibili per decidere se i benefici superano i rischi. La revisione continua proseguirà fino a quando non saranno disponibili prove sufficienti per la domanda formale di autorizzazione all’immissione in commercio»
L’Agenzia europea del farmaco «valuterà la conformità» del vaccino russo «Sputnik V ai consueti standard dell’Ue in materia di efficacia, sicurezza e qualità». E «sebbene non sia in grado di prevedere le tempistiche generali, dovrebbe richiedere meno tempo del normale per valutare un’eventuale domanda a causa del lavoro svolto durante la revisione continua», si legge ancora nella nota dell’Ema in cui si precisa che fornirà ulteriori comunicazioni «quando sarà stata presentata la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio per il vaccino».
«Dopo l’approvazione da parte dell’Ema» del vaccino Sputnik V., «saremo pronti a fornire vaccini per 50 milioni di europei a partire da giugno 2021»: lo ha dichiarato il capo del Fondo Russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, in una nota dell’ente ripresa dall’agenzia Interfax.
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