Finisce lo spazio per le tumulazioni e una donna è costretta a ospitare la bara della madre defunta in salotto da undici giorni. La triste storia viene da Palermo e a raccontare la storia è la signora Giusy La Mantia che ha spiegato l’accaduto al Giornale di Sicilia.
«Mia mamma è deceduta nella notte del 19 febbraio – spiega la signora – abbiamo subito avvertito l’impresa funebre per l’organizzazione delle esequie e non ci saremmo mai aspettati che potesse succedere una situazione come quella che stiamo vivendo».
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La famiglia «non possiede una tomba di proprietà. Così, subito dopo i funerali ci viene comunicato che la salma dovrà essere custodita in deposito a casa nostra perché al cimitero di Santa Maria dei Rotoli non c’è più spazio. Inizialmente, non ci siamo preoccupati della questione perché pensavamo che si trattasse solo di uno o due giorni al massimo, giusto il tempo di trovare lo spazio presso il deposito del cimitero».
«Vedevamo anche il lato positivo della cosa» afferma la figlia della defunta. «Era un po’ come avere nostra madre sempre vicina. Avevamo visto tante scene impietose della situazione di emergenza al cimitero e pensavamo che il deposito domestico, prima della sepoltura, fosse persino una soluzione più dignitosa».
Soluzione che doveva essere temporanea ma che si sta protraendo più del previsto. «Noi familiari – aggiunge -, abbiamo proposto diverse soluzioni come il deposito presso altri cimiteri ma ci è stato detto che non è possibile per la situazione di emergenza». Il Comune però ha negato tutto e smentisce che una situazione possa essere possibile. Secondo l’Ente gli ingressi al deposito del cimitero sono regolari.
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