Il nuovo Dpcm per l’emergenza Covid-19 in Italia sarà illustrato nel tardo pomeriggio di oggi a Palazzo Chigi, in una conferenza stampa, dai ministri della Salute e agli Affari regionali, Roberto Speranza e Maria Stella Gelmini.
Con loro il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. Sarà assente invece il neo presidente del Consiglio Mario Draghi.
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Una novità che rappresenta un netto cambio rispetto all’Esecutivo precedente. Fino a ora, infatti, la conferenza di presentazione delle nuove restrizioni era presieduta dall’ex premier Giuseppe Conte.
La scelta di Mario Draghi potrebbe essere un tentativo per costringere ministri e tecnici a un’assunzione di responsabilità. Già questa mattina Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Franco Locatelli e Silvio Brusaferro – insieme al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e al coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo – hanno partecipato alla riunione con i governatori per definire gli ultimi dettagli del provvedimento che verrà spiegato stasera e che entrerà in vigore da sabato 6 marzo.
Secondo quanto trapelato dall’incontro, l’indicazione della cabina di regia a Palazzo Chigi è di adottare la didattica a distanza nelle regioni in zona rossa ma non solo. La vera novità però sarebbe la facoltà di chiudere gli istituti anche a livello locale nel caso si raggiungano 250 contagi ogni 100mila abitanti.
Questa soluzione recepisce in sostanza le indicazioni del Cts – parere chiesto anche dalle Regioni la settimana scorsa – sulle scuole e porta alla chiusura anche delle elementari e delle medie, con il ritorno alla didattica a distanza.
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