Riceviamo e pubblichiamo da Enzo Maiorana, presidente di Ides (Identità Siciliane), una lettera aperta rivolta al presidente del Consiglio Mario Draghi.
Sig. Presidente,
Lei rappresenta l’ultima speranza per noi Siciliani e Meridionali. Discriminati e privati dei diritti fondamentali, da sempre siamo stati costretti a vivere tra mille difficoltà. Il nostro stato d’animo si basa su due Sue affermazioni: «Lo sviluppo economico dell’Italia passa attraverso lo sviluppo economico del Sud», e ancora, «non dare futuro ai giovani rappresenta un grave torto alla giustizia sociale».
Con questi semplici concetti ha perfettamente sintetizzato i tanti disagi che sono costretti a sopportare i Siciliani e i Meridionali dall’Unità d’Italia. Conoscendo la Sua determinazione siamo certi che saprà realizzare questi assunti.
Non Le sarà facile realizzare un “monumento” con politici non eccelsi e non abituati a volare alto. Il Suo compito, nobile ma arduo, è realizzare finalmente una vera Unità Nazionale che non può esaurirsi solo in un concetto geografico se a questo non si associa una uniformità sociale e economica.
Al contrario, noi, Gente del Sud, siamo state vittime di una assurda concezione “razzista” che ci ha condannato alla povertà, alla disoccupazione e a vivere il dramma dell’emigrazione specialmente giovanile. Troverà le stesse difficoltà che ha superato in Europa come Governatore della BCE. Anche in Italia il Nord si oppone al Sud in una miope concezione sociale e economica.
Come l’Europa anche l’Italia o si salva tutta o è destinata al fallimento. Lei ha salvato entrambe con il Suo geniale “Quantitative Easing” e con la Sua frase: «Faremo tutto ciò che sarà necessario». Siamo certi che avrà la stessa determinazione come Presidente del Consiglio.
Ci affidiamo a Lei per poter superare la iniqua legge 42 del 2009, voluta dalla Lega Nord, nota come legge sulla “spesa storica” con la quale è stato sancito il principio che i cittadini del Nord, più ricchi, hanno maggiori diritti rispetto ai cittadini del sud, per quanto attiene alle divisioni delle risorse pubbliche.
Di fatto, con questa norma dal 2009 vengono sottratte alla Sicilia e al Sud 62 miliardi di euro ogni anno, come confermato dal Presidente della Svimez dr Giannola.
L’altro capitolo è rappresentato dal Recovery Fund, di cui l’Italia ha usufruito la parte maggiore perché il Mezzogiorno presenta un basso Pil e una alta disoccupazione.
Nonostante l’Europa abbia condizionato queste risorse al superamento degli squilibri territoriali, in Italia si vorrebbero distribuire le risorse alle varie Regioni sulla base della sola percentuale di popolazione senza considerare il basso Pil e l’alta disoccupazione del Mezzogiorno. Questo non risolverebbe il ritardo di sviluppo del Sud, né rilancerebbe l’economia nazionale. Le auguriamo e ci auguriamo buon lavoro.
Enzo Maiorana
Presidente di IDES Identità Siciliana
Coordinatore di Nuovo Sud