«La vita della nostra città di Napoli è stata sempre legata, sia culturalmente che socialmente, alla storia della squadra di calcio e del suo stadio, centrale riferimento di tutta l’area flegrea e in particolare del quartiere Fuorigrotta. Vogliamo sottolineare che aver intitolato lo storico campo di calcio della città a Diego Armando Maradona è stato il giusto, quanto il minimo, riconoscimento che la cittadinanza e le istituzioni locali potevano fare» affermano in una nota gli esponenti di Fratelli d’Italia, Alfredo Catapano, Vincenzo Schiavo, Roberto Della Ragione e Rosario Lopa, rappresentante della Destra Sociale.
«Crediamo – aggiungono – anche che le motivazioni di Don Tonino Palmese, che ricorda come San Paolo (a cui fu intitolato lo stadio nel 1963) che venne in questo territorio per annunciare per primo Gesù morto e risorto, sia patrimonio della memoria religiosa e patrimonio storico della nostra città con la costruzione dello Stadio del Sole (così intitolato nel 1959) voluto dall’allora sindaco di Napoli, Comandante Achille Lauro».
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«Pertanto ribadiamo l’importanza di ricordare i due momenti e proponiamo agli enti preposti, attraverso il processo di intitolazione di un’area di circolazione, l’affissione di una targa o di una stele commemorativa per l’intitolazione di un manufatto (Scuole, biblioteche, parchi,strutture sportive o giardini ecc.) normata dalla legge 1188 del 2 Agosto 1927 e dal Regolamento Comunale per la Toponomastica e la Numerazione Civica».
«Necessaria quindi la deposizione all’interno dello stadio partenopeo di stele commemorative dei due eventi che videro l’intitolazione di Stadio del Sole nel 1959 e successivamente di Stadio San Paolo nel 1963», concludono gli esponenti.
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