L’infiammazione: cos’è e come si manifesta
Il nostro organismo è munito di complessi ed efficaci strumenti di autodifesa, tra cui l’infiammazione detta anche flogosi. Quando una parte del nostro organismo viene colpito da un corpo estraneo, da una lesione, da un microrganismo nocivo, scatta un meccanismo potente e una cascata di intervento che mette in moto un’infiammazione nella zona interessata.
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Entrano in gioco le difese immunitarie, le molecole dell’infiammazione tra cui le prosglandine, gli anticorpi. Si manifesta un rialzo della temperatura, un arrossamento, un gonfiore, e in altri casi un’infiammazione continua con o senza dolore, detto killer silenzioso.
Quest’ultima è un’infiammazione cronica che può essere causa di malattie serie come il diabete tipo 2, l’ipertensione, gli infarti, l’ictus, l’aterosclerosi. Quando soffriamo di un disturbo, di una patologia, il cui nome termina per –ite (artrite, laringite, cistite, rinite…) stiamo parlando di infiammazione di quella parte del corpo.
Quali sono i sintomi dell’infiammazione? Quali gli organi interessati?
I primi sintomi possono interessare diversi organi e si manifestano con stanchezza, fatica, accumulo di grasso addominale-viscerale, o gluteo- femorali, disturbi intestinali, come stipsi, gonfiore addominale, intolleranze o allergie alimentari, emicrania, predisposizione a malattie infettive, dolori articolari, sapore amaro in bocca, alito cattivo, nausea, scarso appetito, presenza di urine torbide, dense e maleodoranti, diarrea, comparsa di brufoli, emicrania, sudorazione abbondanti, capelli secchi, fragili, tendenti alla caduta, ritenzione idrica, gambe gonfie, cellulite, occhi gonfi e cerchiati di scuro, umore irritabile, depressione, cali di vista, cistiti ricorrenti, continue influenze e raffreddamenti.
Uno dei primi organi a risentire delle conseguenze dell’infiammazione è l’intestino. Se si accumulano prodotti di scarto si formano gas e fermentazioni. Si genera una situazione di malessere che a lungo andare provoca indebolimento, disbiosi, allergie e intolleranze alimentari come ad es. la celiachia.
Nei casi più gravi l’infiammazione dell’intestino dà origine a malattie autoimmuni più serie come la colite ulcerosa, morbo di Crohn. Come conseguenza di un’infiammazione compaiono anche dolori articolari, muscolo-scheletrici come l’artrite reumatoide, una malattia autoimmune ovvero scatenata da un errore dell’organismo e del sistema immunitario che coinvolge le piccole articolazioni di mani e piedi.
Quali le cause dell’infiammazione?
Le infiammazioni molto spesso sono causate da un’alimentazione sbilanciata fatta di troppi zuccheri raffinati, sale, grassi saturi, industriali, uno stile di vita e abitudini sbagliate, stress, fumo, obesità, sovrappeso, a causa dell’eccesso di insulina e accumulo di grasso corporeo addominale – viscerale, carenza di sonno, inquinamento ambientale, limitata o eccessiva attività fisica, virus e batteri, ferite, traumi, tagli…
Quali i rimedi alimentari e la dietoterapia per prevenire o combattere gli stati infiammatori?
Per porre rimedio o contrastare le infiammazioni rientrano in gioco oltre ai farmaci, ma solo quando necessari e su prescrizione medica, anche rimedi naturali come l’alimentazione e gli stili di vita che riequilibrano le condizioni dell’organismo. Noi nutrizionisti consigliamo per prima cosa un’accurata indagine di analisi del sangue biochimico-cliniche, per accertarci dello stato di infiammazione. A seguire una dietoterapia, un’alimentazione personalizzata, bilanciata e mirata con gli alimenti della nostra Dieta Mediterranea, evitando quei cibi che vanno a stimolare l’attività infiammatoria.
Consigli nutrizionali per lo stato infiammatorio
- Tornare ad un’alimentazione e a uno stile di vita più sano, più naturale
- Un alimentazione equilibrata in carboidrati complessi (pasta, pane, riso), proteine (carni bianche da preferire a quelle rosse, uova) latte, olio extra – vergine d’oliva, frutta secca
- No al cibo spazzatura, industrializzato, manipolato, ai prodotti di supermercato (merendine, biscotti, sughi pronti…)
- Più cibi freschi e di stagione, per la frutta, la verdura, il pesce, la carne
- Più pesce fresco e azzurro dei nostri mari anche per gli omega 3 anche ad effetto antinfiammatorio ma anche salmone sgombro, sardine, tonno, sogliola, merluzzo
- No agli zuccheri raffinati, al sale, ai grassi saturi
- Più cereali integrali, più fibre, più omega 3 (EPA e DHA)
- Come condimento usare l’olio extra vergine d’oliva
- Più antiossidanti della frutta e verdura fresca e di stagione, a chilometro zero
- Variare l’alimentazione
- Fare uso di spezie, erbe aromatiche, curcuma, zenzero
- Bere almeno 1,5 di acqua al giorno a piccoli sorsi
- Fare movimento, attività fisica costante e graduale anche tutti i giorni
dott.ssa Felicia Di Paola
Biologa e Nutrizionista
Specialista in Scienza dell’Alimentazione
Scuola di Medicina e Chirurgia
Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli