Schiano (FdI): «Da Arcuri solo confusione. La Campania assuma dalle graduatorie per rafforzare il sistema sanitario»

di Mauro Della Corte

L’emergenza Coronavirus in Italia sembra essere in un momento di stasi. Per sconfiggere il virus, il Governo e la Regione Campania sperano nell’efficacia dei vaccini. Per Michele Schiano, capogruppo consiliare regionale di Fratelli d’Italia, «la campagna vaccinale, come è sotto gli occhi di tutti, è in enorme difficoltà in tutta Italia».

«I ritardi nell’arrivo dei vaccini – spiega – ma soprattutto la gestione del commissario Arcuri con gli accordi capestro fatti con le aziende stanno dando risultati negativi soprattutto per le dosi. Dobbiamo sperare che, come è successo per Pfizer e Moderna, vengano certificati in fretta i vaccini della altre aziende. Ma anche qui il Governo italiano ha dimostrato di essere poco accorto e soprattutto l’uomo solo al comando, Arcuri, ha dimostrato di non seguire tutto nel modo giusto».

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In questi giorni in Italia è scoppiata la polemica per i bandi dei cosiddetti stand ‘Primula’ voluti dal commissario all’emergenza

«Si tratta solo di spot pubblicitari» afferma Schiano. «Bastava andare in ogni comune e reperire strutture pubbliche che questi potevano mettere a disposizione, assumere il personale e cominciare le vaccinazioni. Optare per l’uso dei gazebo è solo una manovra per farsi pubblicità. A caro prezzo però. Tutto questo, mentre Israele ad oggi ha già vaccinato quasi il 45% della popolazione anche con la seconda dose».

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Il governo Conte ha minacciato però di denunciare Pfizer e AstraZeneca per i ritardi.

«Il governo italiano non lo potrà fare non avendo stipulato lui i contratti. Potrà ricorrere verso l’Europa. Nei contratti con Pfizer, Moderna e AstraZeneca l’Europa ha lasciato alle aziende un lasso di tempo di 3 mesi e loro, ipoteticamente, potrebbero consegnare tutte le dosi di vaccino anche l’ultimo giorno prima della scadenza secondo quello che si sente in giro».

Il governatore Vincenzo De Luca a tal proposito ha lanciato una sfida: vaccinare l’intera popolazione campana entro dicembre se da Roma arriveranno tutte le dosi necessarie. Ma il servizio sanitario locale sarà in grado di vincere questa battaglia?

«Per far sì che la che la Campania possa arrivare al 31 dicembre a vaccinare tutti i cittadini bisogna organizzare il sistema, e noi come opposizione e come Fratelli d’Italia, abbiamo suggerito in Commissione Sanità, della quale sono Segretario, di prendere dalle graduatorie tutto il personale  idoneo disponbile e immetterlo nel sistema sanitario».

«Solo in questo modo con più infermieri e più medici  potremo arrivare a un risultato importante. Allo stato attuale il sistema sanitario regionale non è all’altezza di poter garantire che tutti i nostri cittadini possano avere la prima e seconda dose entro il 31 dicembre. Ma siamo  abituati agli spot di De Luca che quando promette qualcosa poi subito dopo dice che se questo non succede è colpa degli altri».

La Regione Campania non sembra molto attiva nell’affrontare l’attuale emergenza lavoro.

«Io penso che il mondo del terziario economico, ma anche  industriale e di conseguenza gli operai, sono stati lasciati al loro destino. Lo dimostra anche quello che sta accadendo con la Meridbulloni di Castellammare di Stabia dove 80 operai – che rappresentano 80 famiglie – stanno protestando perché rischiano il posto di lavoro perché non c’è un intervento serio da parte del Governo e della Regione».

«Noi come opposizione e come Fratelli d’Italia ci siamo recati sul posto a Castellammare. La nostra battaglia è per denunciare che la Campania non può essere sfruttata dalle aziende nel momento in cui gli conviene ma dobbiamo trovare soluzioni affinché le aziende vengano ad investire al Sud ma soprattutto perché non scappino dal Sud».

La vertenza Meridbulloni sembra aver trovato un lieto fine con le trattative avviate con il gruppo Vescovini. Quest’ultimo però si è palesato da solo a Castellammare e ha chiesto di poter investire sulla manodopera locale. Eppure molti hanno fatto la corsa a ‘intestarsi’ la vittoria.

«La politica è fatta di persone serie e persone poco serie. Chi propone le cose e le porta avanti perché ha le idee e c’è chi invece gioca sui momenti favorevoli e si dimostra persona poco seria dal punto di vista politico».

Per far ripartire l’Italia c’è bisogno che il prossimo Governo decida di puntare a rilanciare anche Napoli, che già prima della pandemia aveva tanti problemi.

«Se l’Europa darà i soldi che ha promesso è perché c’è il Sud Italia con le sue difficoltà. Quindi il Sud Italia deve essere il motore trainante per far ripartire. Nessun Governo può immaginare che l’Italia possa ripartire senza il Sud».

Però su questi fondi è già partita la diatriba su quanto debba finire al Nord e quanto al Sud

«Tutte le forze politiche e l’opposizione in primis e noi di Fdi abbiamo detto in modo forte che bisogna fare massa critica affinché la ripartizione dei fondi deve supportare nel modo più adeguato possibile il Sud perché far ripartire il Mezzogiorno significa far rimettere n moto l’Italia. Una volta arrivati questi fondi il Meridione dovrà avere la capacità di spenderli. Ma non farli arrivare al Sud significherebbe avere una politica miope».

Procida 2022 è una grande opportunità non solo per l’isola ma per buona parte della provincia. La Regione come deve aiutare l’isola a sfruttare questa opportunità?

«L’ente dovrà fare di tutto perché Procida 2022 diventi un volano importante per la  nostra economia, noi ci impegneremo e talloneremo la Giunta regionale e il presidente De Luca affinché la Regione sia parte attiva perché questo evento, che è un grande riconoscimento per la cultura e l turismo campani, possa essere un momento di rilancio per tutta la zona».

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