Benevento – Torino 2-2; Fiorentina-Crotone 2-1; Verona-Napoli 3-1; Genoa-Cagliari 1-0. Scritto dei risultati, occorre altro per rendersi conto che le squadre meridionali hanno chiuso nella maniera peggiore possibile, il girone d’andata del campionato 20-21. Assolutamente, no. Basta pensare che su 12 punti in palio ne hanno portato a casa (si fa per dire, visto che, per altro, il Benevento giocava al Vigorito) solo uno.
Eppure, per le due campane sembravano essersi messe per il meglio. Le streghe in vantaggio per 2 a 0 al sesto del secondo tempo, si sono fatte recuperare da una doppietta di Zaza, con la seconda rete subita al 93° minuto.
Il Napoli, invece, andato in vantaggio al decimo secondo di partita con l’azione conseguente al calcio d’inizio con una rete di Lozano su verticalizzazione precisissima di Demme e grazie a un errore macroscopoico e marchiano di Dimarco che ha lisciato il pallone in arrivo dalla linea del centrocampo.
Dopo il gol, per una ventina di minuti, gli azzurri hanno tenuto nelle mani il pallino del gioco, ed hanno sfiorato per due volte con Demme, il raddoppio; poi Dimarco, approfitta della solita distrazione difensiva e riscatta l’errore d’apertura. Da quel momento gli azzurri sono praticamente scomparsi dal campo ed hanno offerto l’ennesima prestazione scialba, incolore, senza idee e il solito tikitaka lentissimo e lontano dalla porta avversaria. Le uniche performance accettabili sono state quelle di Demme, Lozano e Petagna, ma da soli potevano fare ben poco.
Sono tornati in campo, Osimhen e Mertens, in sostituzione di Petagna e Insigne, ma non hanno cambiato il volto della squadra. Presentando la partita, avevo scritto che il Napoli doveva dimostrare di esserci ancora per la corsa scudetto, la sconfitta l’allontana dalla vetta, ma costringendola al quinto posto, anche dal posto in Champions.
Reduce dalla goleada subita a Napoli, la Fiorentina si è rialzata battendo il Crotone per 2-1, ma bisogna riconoscere che la squadra di Stroppa pur in svantaggio per 2-0 ci ha creduto davvero tanto e fino all’ultimo. Soprattutto dopo che al sessantaseiesmo era riuscita ad accorciare le distanze. Certo, la classifica “piange ancora”, ma non è il caso di fasciarsi la testa prima che sia rotta. Ancora di più dopo la prestazione contro i viola.
Un gol di Destro all’11° del primo tempo ha inflitto al Cagliari la sesta (settima se si si consideara anche quella di Coppa Italia) sconfitta consecutiva, inchiodandolo al terz’ultimo posto in classifica. La squadra di Di Francesco non vince da 12 giornate ed è l’unica formazione a non aver conquistato neanche un punto nel 2021: la crisi è nera.
Nainggolan, purtroppo, non è ancora riuscito a consentire alla squadra di compiere l’indispensabile salto di qualità. Nonostante la sconfitta, il presidente Giulini ha scelto di rinnovare il contratto al tecnico, ma ha anche avvisato i giocatori che in caso di retrocessione, loro resteranno tutti in rosa e, quindi, dovranno accontantarsi della serie B.